Politica estera

Nell’ambito della sua politica estera, la Svizzera, piccolo Stato nel cuore dell’Europa, intrattiene intense relazioni con l’Unione europea (UE) e in particolare con i Paesi confinanti. Un caposaldo della politica estera svizzera è rappresentato dalla neutralità del Paese. 

Il consigliere federale Ignazio Cassis con il ministro degli esteri greco Nikos Dendias in occasione di un colloquio.
La Svizzera intrattiene tradizionalmente relazioni amichevoli con gli Stati membri dell’UE: vertice tra i ministri degli esteri di Svizzera e Grecia. © Keystone, Anthony Anex

La politica estera svizzera punta a tutelare gli interessi del Paese, come l’indipendenza, la prosperità e la sicurezza. Mira inoltre a promuovere i valori identitari, ossia i diritti umani, la democrazia, la pace, la lotta contro l’indigenza e la povertà e la protezione dell’ambiente. 

La neutralità, che vieta al Paese di partecipare a conflitti armati e ad alleanze militari, costituisce un altro pilastro della politica estera svizzera. Questo principio è anche uno dei fondamenti della Ginevra internazionale, della tradizione umanitaria e del ruolo della Svizzera come mediatrice sia nelle zone di crisi sia sul suo territorio in quanto ospite di negoziati tra parti in conflitto. 

Come Stato non membro dell’UE, ma situato nel cuore del vecchio continente, la Svizzera cura in modo particolare le relazioni con i Paesi confinanti. I suoi rapporti con l’UE sono retti da una serie di accordi bilaterali stipulati tra il 1999 e il 2004. 

Strategia di politica estera 2020–2023

Le priorità della politica estera svizzera sono definite di volta in volta in una strategia quadriennale adottata dal Consiglio federale. Nella Strategia 2020-2023 sono state fissate le seguenti priorità tematiche: 

  • pace e sicurezza 
  • prosperità 
  • sostenibilità
  • digitalizzazione

Dal punto di vista geografico, l’accento è posto sull’Europa e sull’UE. Altre priorità riguardano la rete esterna e la comunicazione.