Gli OSM hanno contribuito in modo significativo a migliorare la salute a livello globale, sostenendo la lotta contro malattie come l’AIDS, la tubercolosi e la malaria. Dal 2000 i decessi dovuti alla malaria sono diminuiti, per esempio, del 60 per cento. Tuttavia, in molti ambiti i risultati sono ancora inferiori alle aspettative, come nella riduzione del tasso di mortalità infantile e materna.
L’esperienza fatta con gli OSM insegna che le questioni sanitarie non vanno considerate singolarmente, ma con una visione d’insieme. È attestato che l’istruzione e la sicurezza alimentare incidono sul successo dei programmi in ambito sanitario. L’obiettivo 3, oltre a portare avanti gli sforzi degli OSM per quanto concerne la mortalità infantile e materna e le malattie trasmissibili come AIDS, malaria e tubercolosi, comprende anche istruzioni per la lotta contro le malattie non trasmissibili, come il diabete, nonché per la prevenzione di incidenti stradali e l’abuso di sostanze stupefacenti. Tutti dovrebbero avere accesso a servizi sanitari e farmaci di buon livello ed essere protetti da rischi finanziari. Entro il 2030 dovrà inoltre essere garantito l’accesso alle cure nell’ambito delle malattie sessuali e della medicina riproduttiva, compresi servizi come pianificazione familiare, informazioni ed educazione in merito a queste tematiche.
Obiettivo 3: Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età
3.1: Entro il 2030, ridurre il tasso di mortalità materna globale a meno di 70 per ogni 100.000 bambini nati vivi
3.2: Entro il 2030, porre fine alle morti prevenibili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età. Tutti i paesi dovranno cercare di ridurre la mortalità neonatale ad almeno 12 per ogni 1.000 bambini nati vivi e la mortalità dei bambini sotto i 5 anni di età ad almeno 25 per 1.000 bambini nati vivi
3.3: Entro il 2030, porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate; combattere l'epatite, le malattie di origine idrica e le altre malattie trasmissibili
3.4: Entro il 2030, ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili attraverso la prevenzione e il trattamento e promuovere benessere e salute mentale
3.5: Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l’abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol
3.6: Entro il 2020, dimezzare il numero globale di morti e feriti a seguito di incidenti stradali
3.7: Entro il 2030, garantire l'accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, inclusa la pianificazione familiare, l'informazione, l'educazione e l'integrazione della salute riproduttiva nelle strategie e nei programmi nazionali
3.8: Conseguire una copertura sanitaria universale, compresa la protezione da rischi finanziari, l'accesso ai servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l’accesso sicuro, efficace, di qualità e a prezzi accessibili a medicinali di base e vaccini per tutti
3.9: Entro il 2030, ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo
3.a: Rafforzare l'attuazione del Quadro Normativo della Convenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul Controllo del Tabacco in modo appropriato in tutti i paesi
3.b: Sostenere la ricerca e lo sviluppo di vaccini e farmaci per le malattie trasmissibili e non trasmissibili che colpiscono soprattutto i paesi in via di sviluppo; fornire l'accesso a farmaci e vaccini essenziali ed economici, in conformità alla Dichiarazione di Doha sull'Accordo TRIPS e la Sanità Pubblica, che afferma il diritto dei paesi in via di sviluppo ad utilizzare appieno le disposizioni dell'Accordo sugli Aspetti Commerciali dei Diritti di Proprietà Intellettuali contenenti le cosiddette “flessibilità” per proteggere la sanità pubblica e, in particolare, fornire l'accesso a farmaci per tutti
3.c: Aumentare considerevolmente i fondi destinati alla sanità e alla selezione, formazione, sviluppo e mantenimento del personale sanitario nei paesi in via di sviluppo, specialmente nei meno sviluppati e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo
3.d: Rafforzare la capacità di tutti i Paesi, soprattutto dei Paesi in via di sviluppo, di segnalare in anticipo, ridurre e gestire i rischi legati alla salute, sia a livello nazionale che globale