Contributo all’allargamento: firma degli accordi quadro bilaterali con Bulgaria e Romania

News locali, 07.09.2010

Berna, 07.09.2010 - Il 7 settembre 2010 la presidente della Confederazione Doris Leuthard e la consigliera federale Micheline Calmy-Rey insieme al ministro bulgaro responsabile della gestione dei fondi UE Tomislav Donchev e al ministro degli esteri rumeno Theodor Baconschi hanno firmato gli accordi quadro bilaterali con Bulgaria e Romania. Tali accordi disciplinano il contenuto e l’attuazione del contributo svizzero all’allargamento per questi due Paesi. I primi progetti potranno essere selezionati e realizzati con ogni probabilità a partire dalla fine del 2010.

Le consigliere federali Micheline Calmy-Rey e Doris Leuthard assieme al ministro bulgaro preposto alla gestione dei fondi europei Tomislav Donchev in occasione della firma dell’accordo quadro tra la Svizzera e la Bulgaria a Berna, nel 2010.
Firma degli accordi quadro bilaterali con Bulgaria e Romania. DEZA

Fino a dicembre 2014 saranno sostenuti programmi e progetti per 181 milioni di franchi in Romania e per 76 milioni in Bulgaria. I relativi finanziamenti saranno versati nei prossimi dieci anni ovvero fino al 2019. La firma degli accordi quadro bilaterali consente l'attuazione del contributo all'allargamento ai due Stati, divenuti membri dell'Unione Europea (UE) nel 2007.

L'impegno della Svizzera nei confronti dell'UE allargata è espressione di solidarietà. Al contempo la Svizzera pone le basi per relazioni economiche e politiche solide con i nuovi Stati dell'UE.
Lo stanziamento di tale contributo avviene in collaborazione con Bulgaria e Romania; si tratta dunque di una cooperazione bilaterale.

L'ultima parola sul finanziamento dei progetti o dei programmi spetta alla Svizzera la quale, successivamente, ne seguirà e sosterrà la realizzazione sul posto. I primi progetti potranno essere selezionati e avviati con ogni probabilità a partire dalla fine del 2010. I progetti e i programmi prevedono misure adeguate contro gli abusi e la corruzione.

Gli accordi quadro bilaterali stabiliscono i principi della cooperazione e definiscono gli ambiti d'attività e lo svolgimento. La Svizzera si attiverà laddove i Paesi partner presentano un fabbisogno di recupero maggiore e nei settori in cui essa può offrire un sostegno competitivo (ad es. nelle competenze tecniche). È il caso dei settori sicurezza e riforme, sostegno alla società civile, integrazione delle minoranze, ambiente e infrastrutture, promozione del settore privato, ricerca e formazione, nonché sostegno a partenariati istituzionali.

Con il contributo all'allargamento la Svizzera partecipa alla riduzione delle disparità economiche e sociali presenti nell'UE allargata. Dal 2007, la Svizzera finanzia progetti e programmi per un miliardo di franchi in favore dei dieci Paesi che nel maggio del 2004 hanno aderito all'UE. Bulgaria e Romania, entrate a far parte dell'UE nel 2007, beneficiano di ulteriori 257 milioni di franchi. La legge federale sulla cooperazione con gli Stati dell'Europa dell'Est, approvata dagli elettori svizzeri il 26 novembre 2006, costituisce la base legale del contributo all'allargamento. Su questa base il Parlamento ha autorizzato lo stanziamento dell'apposito credito quadro.