Sicurezza stradale: i partner di progetto croati in visita in Svizzera


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Articolo, 02.12.2019

Si è concluso positivamente il viaggio di una delegazione croata in Svizzera all’insegna della sicurezza stradale. L’organizzazione partner svizzera Pro Velo e i rappresentanti dei settori della ricerca e della politica dei trasporti hanno dato un notevole contributo al successo dell’iniziativa condividendo le conoscenze dei rispettivi ambiti professionali. La Svizzera ha avuto modo di spiegare il contributo all’allargamento e il suo contesto, e di allacciare preziosi contatti.

Lorrainebrücke: un gruppo di rappresentanti croati e svizzeri durante un giro in sella a e-bike nel quartiere nord di Berna il 18 ottobre 2019.
Un rappresentante della città di Berna spiega alla delegazione croata la strategia per migliorare la sicurezza stradale di pedoni e ciclisti in alcuni punti cruciali. © DSC

Nell’ambito del contributo svizzero all’Unione europea allargata, la Svizzera porta avanti un programma di partenariato in Croazia a sostegno di varie organizzazioni della società civile attive in campo ambientale, culturale e sociale. La cooperazione tra istituzioni svizzere e croate consente uno scambio diretto di conoscenze ed esperienze a vantaggio dei due Paesi, che rafforzano così anche le loro relazioni bilaterali. Al momento, il programma finanzia nove progetti svizzero-croati, due dei quali riguardano la sicurezza stradale in Croazia. I progetti si rivolgono anzitutto agli utenti della strada più vulnerabili, come i ciclisti e i pedoni. 

Viaggio tematico a Berna

Su iniziativa dell’organizzazione partner croata ODRAZ, nel mese di ottobre del 2019 ha avuto luogo un viaggio a Berna per trarre insegnamenti dall’esperienza svizzera in materia di sicurezza stradale nel settore del traffico lento. Durante la visita la delegazione croata è stata accompagnata dall’organizzazione partner svizzera Pro Velo. Nel corso dei primi due giorni gli ospiti hanno avuto modo di conoscere progetti di trasporto cantonali della direzione edilizia di Berna (Baudirektion Bern) e lo stato attuale della ricerca sulla sicurezza stradale dell’Università di Losanna. Il terzo giorno è stato dedicato alle modalità di attuazione di progetti di trasporto a livello cittadino e nazionale. 

In sella attraverso la città

La mattina del terzo giorno, dopo una presentazione tenuta dall’ufficio della pianificazione dei trasporti (Abteilung Verkehrsplanung) di Berna, gli ospiti sono partiti alla volta di una visita della città a piedi o in sella a un’e-bike. Il tour ha fatto tappa nei punti critici per il traffico lento al fine di stimolare la discussione sulle soluzioni adottate dall’amministrazione cittadina. La delegazione croata si è informata accuratamente sull’ampliamento delle piste ciclabili, sulla separazione del traffico lento da quello regolare e sulla creazione di zone privilegiate per la mobilità lenta, chiedendosi se questi modelli possano essere ripresi in Croazia e, in caso affermativo, come finanziarli. Nel prossimo futuro il Paese balcanico dovrà approfondire tali questioni. 

Ritorno in Croazia con un nuovo bagaglio di esperienze

A conclusione del viaggio, i partecipanti hanno visitato l’Ufficio federale delle strade (USTRA) e sono stati ricevuti dall’ambasciatrice croata, che durante il suo discorso ha sottolineato la grande utilità del contributo svizzero. Il giorno successivo la delegazione è ripartita per la Croazia portando con sé nuovi input. Ai partner spetta ora il compito di valutare questi spunti, vagliare l’applicabilità di alcune soluzioni al contesto croato e occuparsi dell’effettiva attuazione. Con un contributo di circa 300’000 CHF a sostegno di questo progetto (incluso l’apporto del 15% del Governo croato), la Svizzera finanzia un’iniziativa importante volta a rendere più sicura la circolazione in bicicletta nelle città della Croazia. Un ulteriore importo indicativo di 300’000 CHF è previsto per il secondo progetto sulla sicurezza stradale, sostenuto dalla fondazione Care Cross Schweiz, il cui obiettivo è garantire la sicurezza degli utenti della strada più deboli: i bambini e gli anziani.