Ricevimento d’inizio anno


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Comunicato stampa, 11.01.2023

Allocuzione del presidente della Confederazione Alain Berset, capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) al ricevimento d’inizio anno in onore del Corpo diplomatico. Fa fede la versione orale.

Reverendissimo Monsignor Nunzio,
Onorevole Vicepresidente del Consiglio federale,
Onorevole Presidente del Consiglio nazionale,
Onorevole Presidente del Consiglio degli Stati,
Eccellenze,
Gentili Signore e Signori,

il mio primo ringraziamento lo rivolgo a Voi, Onorevole Presidente del Consiglio nazionale, Onorevole presidente del Consiglio degli Stati. Grazie di cuore per mettere a disposizione il Palazzo del Parlamento per questo ricevimento. A Lei, Monsignor Nunzio e decano del Corpo diplomatico, vanno i miei ringraziamenti per i suoi auguri di buon anno. E colgo l’occasione per ringraziare anche tutti Voi, Eccellenze. Il Vostro lavoro contribuisce allo scambio di opinioni e al dialogo. Entrambi sono centrali per creare con successo il futuro.

«Sembra che siamo ben preparati per affrontare le sfide del 21esimo secolo.» Si tratta di una citazione. Ha soltanto cinque anni, ma sembra provenire da un altro mondo. Io stesso ho pronunciato questa frase, quando ero qui davanti a Voi o ai vostri predecessori. Ora, cinque anni dopo, ci troviamo a un punto molto diverso. La pandemia ha causato molta sofferenza nel mondo e da quasi un anno in Europa imperversa la guerra. In Ucraina ciò ha conseguenze devastanti, proprio ora nei freddi mesi invernali. Da noi ha ripercussioni sull’approvvigionamento energetico, l’approvvigionamento alimentare, i costi della vita e la sicurezza globale. In numerosi Paesi quali l’Africa e il Medio Oriente, la penuria di cereali e di fertilizzanti minaccia la sicurezza alimentare.

La pandemia e la guerra ci hanno fatto regredire per quanto riguarda importanti compiti globali, come la lotta alla povertà e alla fame, il diritto all’istruzione e la parità tra uomo e donna, la lotta al cambiamento climatico e la promozione della pace e della giustizia, per menzionare soltanto alcuni degli obiettivi dello sviluppo sostenibile.

Le crisi causano molta sofferenza. Esse ci insegnano però anche che non siamo semplicemente in balia degli eventi, ma che possiamo fare cose impensabili, se collaboriamo. Proprio la cooperazione internazionale offre ancora enormi potenzialità. L’anno scorso il multilateralismo si è trovato in gravi difficoltà, ma esso è più importante che mai. La Svizzera continuerà a impegnarsi per un’intensa cooperazione internazionale. Per i prossimi due anni la Svizzera sarà parte del Consiglio di sicurezza dell’ONU, dove intensificherà il proprio impegno per la pace e la sicurezza. La Svizzera può fornire un contributo soprattutto grazie alla sua vasta esperienza nella promozione della pace e nella ricerca di soluzioni a livello multilaterale. Verrà prestata molta attenzione alla protezione della popolazione civile nei conflitti.

Per la Svizzera un ordinamento globale che rafforzi lo Stato di diritto riveste un’enorme importanza. La pace e la stabilità sono fattori indispensabili per la prosperità e lo sviluppo. Da sempre la Svizzera, con la Ginevra internazionale, sostiene in quanto Stato di sede gli sforzi profusi per trovare soluzioni ai problemi globali, per elaborare insieme approcci pacifici per la risoluzione dei conflitti. Le crisi acute rischiano di relegare in secondo piano altre crisi latenti, come quella climatica o il calo della biodiversità. Nel quadro della politica del clima, il Consiglio federale continuerà a prodigarsi per una forte protezione del clima. Il nostro obiettivo è che alla prossima Conferenza sul clima che si terrà nell’inverno del 2023 a Dubai siano adottate decisioni incisive per limitare il riscaldamento terrestre.

Con l’UE la Svizzera ha in corso intensi colloqui esplorativi. Lo sviluppo è positivo, considerato che entrambe le parti sono consapevoli del fatto che intrattenere buone relazioni è d’interesse per entrambe. L’interdipendenza tra la Svizzera e l’UE è molto marcata ed entrambe condividono i medesimi valori fondamentali.

Eccellenze, l’incertezza è grande. Oggi essere ottimisti è più difficile che in passato. Eppure, o proprio per questo, dobbiamo andare avanti, insieme, passo per passo. Vi è infatti anche motivo di essere fiduciosi, per esempio per quanto riguarda la grande risolutezza con cui si sostiene l’Ucraina o la coraggiosa resistenza verso i regimi autoritari. Ho l’onore di porgere a Voi e agli Stati che rappresentate i migliori auguri da parte del Consiglio federale e della popolazione svizzera, nonché i miei auguri personali di pace, sicurezza e benessere.


Indirizzo per domande:

Gianna Blum, co-responsabile Comunicazione DFI
+41 (0)58 465 09 51, gianna.blum@gs-edi.admin.ch


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