Rafforzare la cooperazione per garantire l’istruzione nelle situazioni di emergenza

Comunicato stampa, 25.01.2021

Il 25 gennaio 2021 è stato lanciato ufficialmente il Geneva Global Hub for Education in Emergencies. Rendere la Ginevra internazionale un centro globale per l’istruzione in situazioni di emergenza è un impegno assunto dalla Svizzera in occasione del Forum globale sui rifugiati tenutosi a Ginevra nel 2019. Nel mondo oltre 127 milioni di bambini e bambine che vivono in aree interessate da crisi umanitarie e conflitti non possono andare a scuola. Più del 40 per cento degli 80 milioni di persone in fuga sono minori e una gran parte di loro non ha accesso all’istruzione. Le conseguenze sono una mancanza di prospettive per il futuro, l’aumento della violenza sui minori e una generazione perduta. L’obiettivo dell’hub, alla cui costruzione la Svizzera partecipa in misura sostanziale, è cambiare questa situazione.

Situazioni di emergenza umanitaria si moltiplicano a causa dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze, di conflitti e, non da ultimo, della COVID-19. Già prima della diffusione del coronavirus, nel mondo 258 milioni di bambini e bambine e giovani in età scolare non potevano frequentare la scuola. Ora la situazione sta peggiorando a causa della COVID-19: l’ONU stima che a seguito della chiusura delle scuole e della situazione economica precaria ulteriori 24 milioni di bambini non potranno più completare gli studi scolastici. I progressi ottenuti negli ultimi anni nel settore dell’istruzione sono vanificati da un generale regresso. Lo scorso anno il segretario generale dell’ONU António Guterres ha esortato la comunità internazionale a non trascurare l’istruzione, poiché vi è il rischio di una «catastrofe generazionale» con conseguenze sociali ed economiche di lungo termine. Ma aumentano anche i conflitti, le migrazioni irregolari e gli sfollamenti forzati. Le situazioni di fuga durano mediamente 17 anni, ossia l’intero periodo di vita che va dall’infanzia alla fine dell’adolescenza. Nel mondo circa il 48 per cento dei bambini profughi non va a scuola. Circa 127 milioni di bambini tra quelli che non hanno accesso alla scuola vivono in Paesi colpiti da situazioni di emergenza. Oltre a creare prospettive, l’accesso all’istruzione dà anche speranza e protezione. Nelle situazioni di crisi i bambini sono i più vulnerabili, eppure nelle catastrofi umanitarie l’istruzione è tra i settori più trascurati e meno finanziati.
 
Lancio del Geneva Global Hub for Education in Emergencies

Basandosi sulla propria tradizione umanitaria e sulla particolare attenzione che attribuisce alla protezione e all’istruzione, in occasione del Forum globale sui rifugiati svoltosi a Ginevra nel 2019 la Svizzera aveva assunto l’impegno di rendere Ginevra un centro globale per l’istruzione in situazioni di emergenza. La Ginevra internazionale per l’istruzione in situazioni di emergenza ha il potenziale non ancora sfruttato di una piattaforma che promuove la collaborazione intertematica volta a creare a livello locale opportunità per i giovani vittime di crisi e sfollamento. Il 25 gennaio 2021 è stato quindi lanciato ufficialmente il «Geneva Global Hub for Education in Emergencies».

Con l’Ufficio delle Nazioni Unite, 38 organizzazioni internazionali, le rappresentanze permanenti di 177 Stati membri dell'ONU, 750 ONG e preminenti istituzioni accademiche, la Ginevra internazionale offre un valore aggiunto per l’istruzione in situazioni di emergenza. Il Geneva Global Hub for Education in Emergencies, una piattaforma virtuale e fisica, riunisce attorno a un tavolo non solo gli attori che hanno direttamente a che fare con il settore dell’istruzione, bensì anche le organizzazioni che operano in settori come la protezione, la salute, la promozione della pace e i diritti umani. Questo concentrato di conoscenze specialistiche sistema può contribuire a migliorare la situazione educativa dei giovani in scenari di crisi, conflitti e fuga.

L’hub persegue i seguenti obiettivi:

1. Consentire un’istruzione inclusiva per i bambini e le bambine e i giovani in situazioni di emergenza tramite un rafforzamento della cooperazione tra gli attori presenti a Ginevra.
2. Sensibilizzare i governi e le organizzazioni partner, affinché l’istruzione sia considerata come una delle principali priorità prima, durante e dopo situazioni di emergenza e lunghe crisi.
4. Migliorare l’efficacia delle misure operative nell’ambito dell’istruzione in situazioni di emergenza mediante dati migliori, ricerca innovativa, soluzioni per l’accesso a un’istruzione di qualità e costruzione di sistemi educativi più resistenti.


L’istruzione è una priorità della cooperazione internazionale della Svizzera

La Strategia di cooperazione internazionale della Svizzera (Strategia CI) 2021–2024, che deriva dalla Strategia di politica estera, attribuisce grande importanza all’istruzione. Negli anni a venire assisteremo a un aumento di conflitti, catastrofi naturali, persone in fuga, sfollamenti forzati e immigrazioni irregolari. Garantire la protezione e servizi di base di qualità, segnatamente l’istruzione e la salute, per le fasce di popolazione più vulnerabili in contesti di crisi e fuga è uno dei quattro obiettivi principali dell’attuale Strategia CI. Ridurre le cause dello sfollamento forzato e dell’immigrazione irregolare e garantire servizi di base di qualità a livello locale è nell’interesse della Svizzera.

Il Geneva Global Hub for Education in Emergencies, che agisce in modo intertematico, offre la possibilità di portare cambiamenti per la protezione e l’istruzione dei bambini in situazioni di crisi e fuga.


Informazioni supplementari:

La cooperazione rafforza l’istruzione di bambini e bambine in situazioni di emergenza


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