La Svizzera invitata alla guida della Commissione di giustizia transizionale e riconciliazione per il processo di pace nella regione del Bangsamoro, Filippine

Berna, Comunicato stampa, 01.10.2014

Dal 27 al 29 settembre i rappresentanti del Governo filippino e del Moro Islamic Liberation Front (MILF), parti firmatarie dell’Accordo di pace sul Bangsamoro, si sono incontrati a Kuala Lumpur per discutere l’attuazione degli accordi di normalizzazione, che implicano vari meccanismi previsti dall’Accordo di pace. Avendo accettato l’invito delle due parti a presiedere la Commissione di giustizia transizionale e riconciliazione, la Svizzera è pienamente associata al processo, per il tramite della sua rappresentante Mô Bleeker, che assumerà le redini della Commissione.

L’Accordo di pace sul Bangsamoro tra il Governo filippino e il MILF, siglato il 27 marzo 2014, ha posto fine a un conflitto che durava sin dagli anni 1970 ed che è costato la vita a più di 150 000 persone. L'Accordo globale sul Bangsamoro (Comprehensive Agreement on the Bangsamoro, CAB) istituisce l’entità politica autonoma del Bangsamoro. A questo accordo, facilitato dalla Malesia, ha fatto seguito un progetto di «legge fondamentale sul Bangsamoro», attualmente al vaglio del Parlamento.

L’Accordo di pace prevede inoltre una serie di meccanismi che si iscrivono nel «processo di normalizzazione». Uno di questi strumenti è la Commissione di giustizia transizionale e riconciliazione presieduta dalla svizzera Mô Bleeker, inviata speciale del DFAE per l’elaborazione del passato e la prevenzione delle atrocità. Mô  Bleeker lavorerà con Cecilia Jimenez Damary, rappresentante del Governo filippino, e con Ishak Mastura, rappresentante del MILF. Jonathan Sisson, anch’egli collaboratore del DFAE, è stato chiamato a fungere da consigliere speciale della Commissione.

La Commissione ha un anno di tempo per presentare alle parti firmatarie dell’Accordo di pace un rapporto accompagnato da raccomandazioni per lo sviluppo di misure di giustizia transizionale e di riconciliazione. La Commissione, che beneficia di statuto autonomo, si recherà inoltre il 4 ottobre a Cotobato e l’11 ottobre a Manila, per un primo incontro pubblico ufficiale con la popolazione.

Per compiere la propria missione, la TRJC ha deciso di avviare una fitta campagna di consultazioni. Il suo compito consiste infatti nel redigere un rapporto accompagnato da raccomandazioni per la riabilitazione e la riconciliazione tra le diverse comunità investite dal conflitto e nel proporre meccanismi atti a rispondere alle rivendicazioni legate alle storiche ingiustizie di cui è stata vittima la popolazione del Bangsamoro e di analizzare le violazioni dei diritti umani che sono state commesse, segnatamente la questione dell’emarginazione legata all’esproprio delle terre. La Commissione dovrà analizzare le cause che hanno dato origine al conflitto e proporre misure per evitarne la ripetizione.

La Task Force per l’elaborazione del passato e la prevenzione delle atrocità è un organismo creato nel 2011 dal DFAE, di cui fanno parte vari servizi del Dipartimento, e precisamente la Divisione Sicurezza umana, la Divisione Nazioni Unite e organizzazioni internazionali, la Direzione del diritto internazionale pubblico e la Direzione dello sviluppo e della cooperazione. La Task Force del DFAE promuove da diversi anni un approccio svizzero alla lotta contro l’impunità e la prevenzione delle atrocità, tanto a livello multilaterale quanto a livello bilaterale. Sono molte le richieste d’aiuto,  tra cui, appunto, l’invito ufficiale delle parti firmatarie dell’Accordo di pace sul Bangsamoro a presiedere la Commissione di giustizia transizionale e riconciliazione.


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