Proteggere i bambini e i giovani migranti e offrire loro prospettive per il futuro

Progetto concluso
Un centro di accoglienza della rete Africa occidentale per la protezione dei bambini («Réseau Afrique de l’Ouest pour la protection des enfants», RAO), a Abidjan, nella Côte d’Ivoire. I bambini sono stati accolti in questo centro perché si trovavano in situazioni di vulnerabilità e attendono di essere reinseriti in un contesto familiare. © SSISS/DSC

L’accompagnamento e il reinserimento di migranti ancora minorenni richiede un’azione coordinata a livello regionale. Dal 2012 i quindici Paesi membri della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale collaborano all’interno di una rete che permette di garantire un’assistenza transnazionale a questa fascia vulnerabile della popolazione. La DSC sostiene questa rete regionale dal 2010.

Paese/Regione Tema Periodo Budget
Africa occidentale
Migrazione
Migrazione in generale (aspetti relativi allo sviluppo e partenariati)
Diaspora per lo sviluppo
Trasferimenti forzati (rifugiati, sfollati interni, tratta di esseri umani)
01.06.2012 - 31.03.2018
CHF  8’180’000
Contesto

Nell’Africa occidentale sono sempre più numerosi i bambini e i ragazzi minorenni che migrano da un Paese all’altro e si trovano in situazioni difficili. La DSC cerca di aiutarli sostenendo una rete di cooperazione regionale.

Obiettivi

Potenziare la capacità di offrire assistenza a questi minorenni migranti sia a livello nazionale che transnazionale. Garantire il loro reinserimento sociale, educativo o professionale.

Gruppi target

Bambini e giovani migranti in difficoltà.

Direzione/Ufficio responsabile DSC
Credito Cooperazione allo sviluppo
Partner del progetto Partner contrattuale
Altre organizzazioni internazionali
Economia privata
Instituzione statale straniera
Organizzazione svizzera senza scopo di lucro
  • Central State of South East
  • Other OI
  • Altra organizzazione svizzera non profit
  • Settore privato svizzero
  • SDC Field Office
  • Main partners at the regional level are the ECOWAS Commission and governments of ECOWAS countries; at national level governmental agencies responsible for migration and development, as well as civil society organisations and key international/UN agencies.


Altri partner
  • Fondazione svizzera del servizio sociale internazionale
Budget Fase in corso Budget Svizzera CHF    8’180’000 Budget svizzero attualmente già speso CHF    8’058’054
Fasi del progetto Fase 2 01.10.2017 - 31.03.2022   (Completed)

Fase 1 01.06.2012 - 31.03.2018   (Completed)

Nell’Africa occidentale sono tanti i bambini e i ragazzi minorenni che varcano una frontiera alla ricerca di un futuro migliore. Spesso sono costretti a lasciare le loro famiglie e ad andarsene dal loro Paese per trovare un lavoro o avere migliori possibilità di istruzione.

Fin da subito o durante il viaggio, molti si vengono a trovare in situazioni precarie. A volte diventano vittime della tratta di esseri umani, di traffici o di altre forme di sfruttamento e non hanno i mezzi né per continuare il loro cammino né per tornare indietro.

Un problema, e una soluzione, transnazionali

Per aiutare questi minori in difficoltà sono essenziali la collaborazione tra i Paesi dell’Africa occidentale e lo sviluppo di una forma di intervento coordinata e basata su standard comuni. L’accompagnamento e il reinserimento sociale di un minore in situazione di vulnerabilità, in effetti, è una questione che non può essere affrontata all’interno di un singolo Stato. Le misure di sostegno devono essere concepite in modo tale da costituire un processo continuo, esteso a livello transnazionale.

A questo scopo nel 2005 è stato creato un meccanismo regionale di cooperazione («Réseau Afrique de l’Ouest pour la protection des enfants», RAO) supportato dal ramo svizzero del Servizio sociale internazionale (SSI), attivo in più di 140 Paesi. Questa rete regionale mira a rafforzare e a mettere in contatto le strutture esistenti, sia statali che gestite dalla società civile o da organizzazioni internazionali, a incentivare i contatti tra i Paesi coinvolti e a sviluppare procedure comuni per affrontare il problema in maniera omogenea.

Una rete in piena crescita

La RAO è cresciuta rapidamente. Costituita all’inizio da tre Stati (Senegal, Mali, Guinea-Bissau), è passata a 15 Paesi membri in soli sette anni. In questo lasso di tempo più di 4000 bambini e ragazzi sono stati reinseriti in un contesto familiare e hanno beneficiato di un accompagnamento e di un sostegno personalizzati.

Dal 2010 al 2013 la DSC ha sostenuto l’integrazione della Nigeria in questa rete nel quadro di un partenariato tra il Paese africano e la Svizzera in ambito migratorio. Il progetto si è concentrato sullo Stato di Sokoto, nel Nord-Ovest del Paese, al confine con il Niger. Proprio da questo confine transitano molti migranti provenienti dal Sud della Nigeria.

Nel dicembre 2012 un dibattito organizzato dalla DSC e dal SSI sui legami tra migrazione, protezione e sviluppo ha messo in evidenza la capacità della RAO di individuare soluzioni durature per proteggere i bambini e i giovani migranti in difficoltà e offrire loro nuove prospettive tramite un coinvolgimento dei diretti interessati.

La DSC sosterrà la RAO fino al 2015 attraverso il suo programma Migrazione e sviluppo nell’Africa occidentale il cui scopo è promuovere il contributo diretto dei migranti allo sviluppo mediante politiche migratorie coerenti e un approccio globale e inclusivo alla questione della migrazione. Il sostegno alla RAO punta a far adottare, in futuro, a tutti i Paesi toccati da questo problema e alla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (CEDEAO), gli standard e le norme di protezione dell’infanzia attualmente in corso di elaborazione.

Agire a vari livelli

Per garantire assistenza ai minori migranti in difficoltà e promuovere il loro reinserimento sociale, educativo o professionale, la rete lavora con tre tipi di attori:

  • le autorità nazionali e sovranazionali dei Paesi della regione, che contribuiscono alla presa in carico dei minori e garantiscono il buongoverno a livello della rete;
  • i professionisti della protezione dell’infanzia che dispongono di metodi collaudati e sono in grado di assistere e reinserire nella società questi bambini. In ogni Paese una ONG specializzata nella protezione dell’infanzia è incaricata di coordinare la rete nazionale e rappresenta l’interlocutore principale per i colleghi dei Paesi vicini oltre a garantire la qualità dell’assistenza offerta;
  • i giovani migranti e le loro famiglie. Bambini e ragazzi beneficiano di progetti di integrazione sotto forma di (ri)scolarizzazione, formazione professionale o sviluppo di un’attività che generi un reddito; tra le possibili fonti di sostegno rientra anche un aiuto che aumenti le entrate delle famiglie.

Dalla fine del 2012 l’ufficio regionale del SSI nell’Africa occidentale ha l’incarico di accompagnare, sostenere dal punto di vista tecnico e potenziare le capacità degli attori della RAO. 

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