La consigliera federale Keller-Sutter al vertice dei ministri a Praga: fari accesi sulla sicurezza dello spazio Schengen

Comunicato stampa, 11.07.2022

L’11 luglio 2022 la consigliera Karin Keller-Sutter ha partecipato al vertice informale dei ministri degli interni dello spazio Schengen, tenutosi a Praga. I colloqui si sono concentrati sulle ripercussioni della crisi in Ucraina per la sicurezza nello spazio Schengen e sul miglioramento della cooperazione in materia di politica di sicurezza.

Il vertice informale di Praga sotto la presidenza ceca del Consiglio, subentrata a quella francese a inizio mese, ha avuto come tema principale la guerra in Ucraina con le sue ripercussioni sulla sicurezza in Europa: i ministri degli interni hanno discusso il traffico illegale di armi e munizioni, la guerra in Ucraina, la lotta al traffico di esseri umani e il perseguimento dei crimini di guerra. Karin Keller-Sutter ha ribadito la sua convinzione che la stretta cooperazione, ad esempio nel quadro di Europol, sia importante per far fronte a queste sfide, sostenendo al contempo l'Ucraina e la Moldavia.

In questo contesto ha sottolineato anche l'impellenza, dettata proprio dall'attualità, di controllare rigidamente le frontiere esterne dell'UE per impedire che criminali e potenziali terroristi sfruttino i movimenti di fuga dall'Ucraina.

Il Capo del DFGP ha inoltre evidenziato la necessità d'iniziare a riflettere sin d'ora sul ritorno in Ucraina dei profughi, specificando che occorre prepararsi per tempo anche se la revoca della protezione temporanea pare ancora lontana.

Rafforzare la protezione delle frontiere esterne e la cooperazione di polizia

Per quanto riguarda la riforma della politica europea in materia di migrazione e asilo, la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha approvato l'intenzione della presidenza ceca del Consiglio di proseguire l'approccio graduale introdotto dalla presidenza francese nel primo semestre. Gli obiettivi primari sono rafforzare la protezione delle frontiere esterne e controllare meglio la migrazione all'interno dello spazio Schengen. A tal fine il Consiglio ha approvato una riforma del Regolamento Eurodac e il monitoraggio alle frontiere esterne. Karin Keller-Sutter ha ribadito la convinzione della Svizzera che queste due riforme sono essenziali per la protezione delle frontiere esterne dell'UE rendendo più sicuro lo spazio Schengen con la sua libertà di viaggiare.

Rimangono in sospeso l'introduzione di nuove banche dati e soprattutto l'interconnessione delle banche dati europee nel settore della sicurezza (frontiere, migrazione, polizia), finalizzate alla cosiddetta interoperabilità dei diversi sistemi, per permettere di accedere a tutte le informazioni lanciando una sola ricerca. In precedenza era stato necessario posticipare l'introduzione dell'interoperabilità. Karin Keller-Sutter si è adoperata in favore di un nuovo scadenzario realistico, per consentire agli Stati membri di predisporre l'attuazione in modo adeguato.

Ritorno dei profughi in Ucraina

La Consigliera federale ha inoltre colto l'occasione per alcuni colloqui bilaterali. Con la commissaria dell'UE, Ylva Johansson, ha in particolare abbordato la necessità di preparare sin d'ora il rientro dei profughi in Ucraina. In merito, il suo omologo Denis Monastirski, invitato all'incontro dei ministri, ha anche evidenziato l'importanza del rientro dei profughi per la ricostruzione del Paese - a condizione che la sicurezza della popolazione vi sia garantita. Con il ministro degli interni austriaco, Gerhard Karner, il Capo del DFGP ha infine discusso le sfide che entrambi i Paesi si trovano ad affrontare in seguito alla pressione migratoria sulla rotta balcanica.


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