Riforma III dell’imposizione delle imprese: il Consiglio federale prende conoscenza del rapporto sui risultati della consultazione

Comunicato stampa, 30.10.2013

Berna, 30.10.2013 - In occasione della sua seduta odierna, il Consiglio federale ha preso conoscenza dei risultati della consultazione concernente il rapporto intermedio dell’organo di coordinamento della riforma III dell’imposizione delle imprese. Dai pareri emerge che tutti i Cantoni e la maggior parte delle associazioni interessate approvano gli orientamenti della riforma. Sulla base di questi risultati, l’organizzazione del progetto «Riforma III dell’imposizione delle imprese» elaborerà ora un rapporto finale e sottoporrà al Consiglio federale una proposta sull’ulteriore modo di procedere.

Il 17 maggio 2013 l'organizzazione del progetto «Riforma III dell'imposizioni delle imprese» ha pubblicato un rapporto intermedio che illustra gli orientamenti della riforma III dell'imposizione delle imprese. In caso di abolizione o adeguamento degli statuti fiscali cantonali il rapporto raccomanda di introdurre misure sostitutive, affinché si possa preservare l'attrattiva della piazza svizzera. Queste misure sostitutive non possono contenere alcuni elementi del cosiddetto «ring fencing» (cioè i redditi esteri non devono beneficiare di un trattamento fiscale privilegiato) e nemmeno mirare alla non imposizione internazionale. Essi devono per contro essere giustificabili dal punto di vista della sistematica fiscale o applicate in almeno in uno Stato membro dell'UE. I Cantoni devono inoltre ridurre le proprie aliquote dell'imposta sull'utile, nella misura in cui lo ritengono necessario. Per rafforzare l'attrattiva della piazza svizzera sono altresì previste altre misure fiscali.

L'organo di coordinamento ritiene che gli oneri finanziari della riforma debbano essere ripartiti in modo equilibrato. Grazie a misure di compensazione verticali, la Confederazione dovrebbe lasciare ai Cantoni un certo margine di manovra in materia di politica finanziaria in modo da attenuare le minori entrate legate alle riduzioni dell'imposta sull'utile. Il rapporto illustra in che modo possano essere controfinanziati gli oneri supplementari che ne derivano per i conti pubblici.

Secondo l'organo di coordinamento l'attuale perequazione finanziaria dovrebbe consentire una concorrenza fiscale leale tra i Cantoni anche in presenza di nuove condizioni quadro in materia di politica fiscale. Nel corso della riforma dell'imposizione delle imprese saranno tuttavia necessari adeguamenti al sistema della perequazione delle risorse. Nel suo rapporto intermedio, l'organo di coordinamento evidenzia l'orientamento di questo aggiustamento.

Su mandato del Consiglio federale, dopo la pubblicazione del rapporto intermedio l'organizzazione del progetto ha indetto una consultazione presso i Cantoni e le associazioni mantello dell'economia nazionali. Dai pareri emerge che la maggior parte dei partecipanti approva i possibili orientamenti contenuti nel rapporto intermedio. Inoltre, i Cantoni accolgono favorevolmente il concetto di massima della perequazione finanziaria. Per quanto riguarda le misure di compensazione degli oneri dell'adeguamento e i principi per il controfinanziamento le opinioni dei partecipanti alla consultazione sono però divergenti.

In una tappa successiva, l'organizzazione del progetto concretizzerà le misure di politica fiscale e finanziaria relative alla riforma III dell'imposizione delle imprese. Nel contempo continueranno i colloqui con la Commissione europea sulle modifiche dei regimi fiscali cantonali esistenti. Il rapporto finale è previsto per il mese di dicembre del 2013. Sulla scorta del rapporto finale il Consiglio federale deciderà sull'ulteriore modo di procedere.

Organizzazione del progetto «Riforma III dell'imposizione delle imprese» di Confederazione e Cantoni 

Nel mese di settembre del 2012 Confederazione e Cantoni hanno istituito un'organizzazione di progetto comune allo scopo di procedere a una riforma del sistema svizzero di imposizione delle imprese in un contesto in cui competitività, finanziamento dei compiti statali e consenso internazionale sono in conflitto tra loro. L'organo direttivo è responsabile della gestione politica globale del progetto. Esso è composto pariteticamente da quattro rappresentanti della Confederazione e da quattro dei Cantoni ed è diretto dal capo del DFF, la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. Gli altri rappresentanti della Confederazione sono il segretario di Stato Jacques de Watteville (dal 1.11.2013 segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali SFI), Serge Gaillard (direttore dell'Amministrazione federale delle finanze AFF) e Adrian Hug (direttore dell'Amministrazione federale delle contribuzioni AFC). I rappresentanti della CDCF sono Peter Hegglin (consigliere di Stato Zugo), Eva Herzog (consigliera di Stato Basilea Città) e Maurice Tornay (consigliere di Stato Vallese). La Conferenza dei Governi cantonali (CdC) è rappresentata da Roland Brogli (consigliere di Stato Argovia).

Indirizzo cui rivolgere domande:

Fabian Baumer, vicedirettore, capo Politica fiscale, Amministrazione federale delle contribuzioni AFC
tel. +41 31 325 31 67, fabian.baumer@estv.admin.ch

Tobias Beljean, vicedirettore, Amministrazione federale delle finanze AFF
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