Nel campo della ricerca e dell’innovazione la Svizzera punta sulla cooperazione inter-nazionale

Berna, Comunicato stampa, 14.01.2014

In occasione della conferenza nazionale per l’avvio dell’ottavo programma quadro europeo per la ricerca «Orizzonte 2020», il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), ha ribadito oggi a Berna l’importanza per la Svizzera della cooperazione internazionale nei campi della ricerca e dell’innovazione. «Alla luce delle sfide globali che ci attendono, la cooperazione transfrontaliera acquisterà sempre più rilievo», ha affermato il consigliere nazionale Schneider-Ammann. La commissaria europea per la ricerca e l’innovazione Máire Geoghegan-Quinn, presente alla conferenza, ha sottolineato che «Orizzonte 2020» consolida le basi vitali in Europa e ne rafforza la piazza economica nel contesto della concorrenza internazionale.

Agli esponenti dell'Unione europea invitati alla conferenza e ai rappresentanti degli ambienti scientifici economici e politici, il consigliere federale Schneider-Ammann ha ricordato che il cambiamento climatico, l'approvvigionamento energetico, la lotta alle malattie, il miglioramento delle basi vitali e delle pari opportunità per tutti i cittadini sono sfide che esulano dalle possibilità d'intervento di un singolo Stato. «Nel campo della ricerca, quindi, la Svizzera intende cooperare anche in futuro con altri Paesi e con l'UE per contribuire congiuntamente al successo delle innovazioni», ha dichiarato il consigliere federale Schneider-Ammann. In tal senso, il programma quadro europeo per la ricerca «Orizzonte 2020» rappresenterebbe un importante valore aggiunto, ha concluso il capo del DEFR.

Alla vigilia della conferenza, la commissaria dell'UE Máire Geoghegan-Quinn e il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann si sono incontrati per intrattenersi sullo spazio e le infrastrutture europee di ricerca e sulle trattative per una partecipazione svizzera a «Orizzonte 2020».

I programmi quadro di ricerca sono i principali strumenti utilizzati dall'UE per attuare la politica comunitaria in materia di scienza e innovazione. Il 1° gennaio 2014 ha preso il via l'ottava e più recente generazione di «Orizzonte 2020 - il programma quadro dell'UE di ricerca e innovazione», che durerà fino al 2020 e sarà finanziata con quasi 80 miliardi di euro. Il Programma quadro copre quasi l'intera catena di produzione del valore aggiunto, dalla ricerca di base alla ricerca applicata, dallo sviluppo tecnologico ai progetti di dimostrazione. Una delle caratteristiche di «Orizzonte 2020» è il potenziamento dell'innovazione e della collaborazione tra ricerca e industria. Inoltre, più della metà dei fondi confluirà in progetti riguardanti lo sviluppo sostenibile.

In qualità di membro associato, la Svizzera parteciperà al programma con un importo pari a 4,4 miliardi di franchi. Come già per il sesto e il settimo programma quadro di ricerca, anche per «Orizzonte 2020» sarà negoziato un apposito accordo con l'UE. Tale accordo sarà firmato nel corso dell'anno e posto in vigore con effetto retroattivo a partire dal 1° gennaio 2014 per garantire l'associazione ininterrotta del nostro Paese al programma in questione. Già prima della firma definitiva dell'accordo, i ricercatori svizzeri possono partecipare senza limitazioni a «Orizzonte 2020» e presentare le proprie domande di progetto.

La suddetta conferenza, organizzata a Berna dalla Segreteria di stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione e dalla rete d'informazione Euresearch, dura dal 14 al 17 gennaio 2014. Il suo obiettivo è quello di presentare il programma quadro di ricerca «Orizzonte 2020» agli esponenti con funzione decisionale degli ambienti scientifici ed economici nonché ai ricercatori del nostro Paese.


Informazioni supplementari:

Sito della conferenza


Indirizzo per domande:

Bruno Moor, Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI)
Capo della Divisione Cooperazione internazionale nella ricerca e nell’innovazione,
tel. +41 31 322 96 78, bruno.moor@sbfi.admin.ch


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