Traffico merci transalpino: nel 2018 ulteriore calo dei transiti di mezzi pesanti

Comunicato stampa, 14.03.2019

Il numero dei transiti di mezzi pesanti attraverso le Alpi svizzere continua a scendere: l'anno scorso se ne sono contati 941'000. La ferrovia ha invece aumentato il proprio volume di traffico, realizzando una quota di mercato del 70,5 per cento. Ciò dimostra che le misure per il trasferimento del traffico merci dalla strada alla rotaia sono efficaci, seppur non sia stato possibile raggiungere l'obiettivo sancito per legge di 650'000 transiti di mezzi pesanti. Il Consiglio federale indicherà nell'ambito del rapporto sul trasferimento del traffico 2019 com'è possibile potenziare ulteriormente la politica di trasferimento del traffico.

L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha oggi pubblicato il rapporto sull'evoluzione del traffico merci transalpino nel 2018, dal quale emerge che l'anno scorso è nuovamente aumentato il volume di merci trasportate su strada e per ferrovia attraverso le Alpi (+2,0%/tot. 39,6 mio. di tonnellate). La crescita è stata realizzata dalla ferrovia, ripresasi nel 2018 dopo il forte crollo dovuto alle chiusure di tratta a Rastatt (D) e Luino (I). Il traffico combinato non accompagnato (TCNA) conferma la sua posizione dominante: nell'ultimo anno attraverso le Alpi sono state trasportate su rotaia ben 19 milioni di tonnellate di merci con container, casse mobili e semirimorchi, un volume mai realizzato prima.

La ferrovia, tuttavia, non è riuscita a raggiungere il livello da record del 2016. La causa è la mancanza di puntualità e affidabilità delle ferrovie: nel secondo semestre 2018 è giunto puntuale a destinazione solo il 44 per cento dei treni merci e la quota di treni con ritardi superiori alle tre ore è aumentata raggiungendo il 29 per cento. Questo risultato è da ricondurre, a sua volta, alla presenza di cantieri con chiusure di tratte e deviazioni come pure alle carenze di macchinisti e materiale rotabile presso alcune imprese.

Nel 2018 hanno transitato attraverso le nostre Alpi 941'000 autocarri e autoarticolati, ovvero il 33 per cento in meno rispetto al 2000, anno in cui con la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e con l'aumento graduale fino a 40 tonnellate dei limiti di peso per i veicoli merci pesanti sono state introdotte nuove condizioni generali. Il numero di transiti ha registrato un calo (-1,4%) superiore a quello del volume di merci trasportate su strada (-0,2%) grazie alle maggiori capacità dei mezzi pesanti. Dei quattro valichi stradali svizzeri, il San Gottardo e il San Bernardino restano i due collegamenti più importanti.

Nuovo rapporto sul trasferimento del traffico a fine anno

Secondo la legge, l'obiettivo di trasferimento di 650'000 transiti di mezzi pesanti attraverso le Alpi svizzere si sarebbe dovuto raggiungere al più tardi due anni dopo l'avvio dell'esercizio della galleria di base del San Gottardo, ovvero nel 2018. Per diversi motivi ciò non è stato possibile. Nei Paesi confinanti manca il consenso politico a una borsa dei transiti alpini o un altro sistema di contingentamento dei viaggi di mezzi pesanti. La politica di trasferimento del traffico però è efficace: grazie alle misure adottate finora è stato possibile evitare annualmente circa 700'000 transiti transalpini di veicoli merci pesanti e, grazie agli incentivi connessi alla tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni, questi veicoli sono equipaggiati con motori molto meno inquinanti di prima.

Nel suo prossimo rapporto sul trasferimento del traffico, che sarà disponibile a fine anno, il Consiglio federale presenterà il seguito della procedura.


Rapporto 2018 Traffico merci transalpino (seguirà la traduzione in italiano)(pdf, 1413kb)
Grafici 2018(pdf, 119kb)


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