Come risulta dalla procedura di consultazione, di cui il Consiglio federale ha preso atto in data odierna, la proposta di recepire il regolamento EUROSUR è stata accolta con favore dalla maggior parte dei partecipanti. In particolare, la netta maggioranza sostiene espressamente un migliore coordinamento degli Stati Schengen nella sorveglianza delle frontiere esterne, al fine di prevenire la migrazione illegale e contrastare la criminalità transfrontaliera.
L'obiettivo del regolamento EUROSUR è aumentare la capacità di reazione delle autorità di sorveglianza dei confini. EUROSUR sostiene gli Stati Schengen nel loro impegno volto ad acquisire un quadro esaustivo della situazione alle frontiere esterne. L'individuazione, la prevenzione e la lotta alla migrazione illegale e alla criminalità transfrontaliera, come la tratta di esseri umani e il contrabbando di stupefacenti, sono prioritarie. Inoltre EUROSUR fornisce un contributo alla protezione e al salvataggio di migranti in situazioni di emergenza.
Poiché la Svizzera non ha frontiere esterne terrestri o marittime ai sensi del regolamento EUROSUR, riceverà unicamente informazioni sotto forma di quadri situazionali relativi alla sorveglianza di tali confini. La Svizzera stessa non fornirà nessuno di questi quadri. Lo scambio di dati personali rimane un'eccezione e soggiace alle prescrizioni europee e nazionali in materia di protezione dei dati.
L'applicazione del regolamento EUROSUR in Svizzera compete al Corpo delle guardie di confine, che funge già da punto di contatto nazionale per Frontex.
Indirizzo per domande:
Patrice O’Brien, Corpo delle guardie di confine Cgcf
Tel. +41 31 325 61 23, patrice.obrien@ezv.admin.ch