Nuovi standard internazionali dell’OCSE obbligatori in ambito di imposizione delle imprese: anche la Svizzera è chiamata ad agire

Berna, Comunicato stampa, 05.10.2015

La Svizzera sostiene gli sforzi internazionali volti ad aumentare la trasparenza e a creare condizioni eque («level-playing field») nell’imposizione dei gruppi multinazionali. Come membro dell’OCSE, la Svizzera ha partecipato attivamente ai lavori del progetto BEPS contro l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili («Base Erosion and Profit Shifting»). I risultati finali di questo progetto saranno pubblicati in data odierna. Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di fornire analisi e proposte per l’attuazione dei risultati.

I risultati del progetto BEPS, pubblicati in data odierna dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), sono un complemento ai primi rapporti presentati nel mese di settembre del 2014. Essi costituiscono la conclusione ufficiale di due anni di lavoro. Tutti i 13 rapporti saranno presentati ai ministri delle finanze e ai governatori delle Banche centrali degli Stati del G20 l'8 ottobre 2015 a Lima e successivamente all'incontro dei capi di Governo e di Stato dei Paesi membri del G20 che si terrà il 15 e il 16 novembre ad Antalya.

In generale i risultati del progetto permettono di coordinare meglio le regole del diritto fiscale internazionale e di colmare le lacune sfruttate finora dalle multinazionali per attuare una pianificazione fiscale aggressiva. Grazie alla partecipazione delle più grandi piazze finanziarie, vengono inoltre create condizioni eque («level playing field») per la Svizzera e le piazze finanziarie concorrenti.

Alcuni risultati costituiscono i nuovi standard minimi che tutti gli Stati del G20 e gli Stati membri dell'OCSE si impegnano a osservare. Questi requisiti minimi riguardano la dichiarazione Paese per Paese («country-by-country report»), i criteri per l'imposizione di beni immateriali («IP box»), lo scambio spontaneo di informazioni su alcuni accordi preventivi concernenti un determinato regime fiscale per le imprese («ruling»), l'accesso alla procedura amichevole per la composizione delle controversie e l'introduzione di clausole contro gli abusi nelle convenzioni per evitare le doppie imposizioni (CDI). L'OCSE istituirà dei sistemi di controllo per sorvegliare l'osservanza di tali requisiti minimi da parte degli Stati membri. Altri risultati del progetto BEPS sono emanati sotto forma di raccomandazioni, tra l'altro le prescrizioni per limitare la deducibilità dei pagamenti di interessi o per neutralizzare gli effetti degli «hybrid mismatch arrangement».

L'attuale Riforma III dell'imposizione delle imprese in Svizzera comprende già alcuni risultati del progetto BEPS. Essa prevede ad esempio un'«IP box» (box brevetti o «licence box») conforme allo standard nonché la soppressione di regimi fiscali criticati a livello internazionale. Per quanto riguarda lo scambio di informazioni concernenti le cosiddette procedure di ruling, la Svizzera creerà la necessaria base legale con l'approvazione della Convenzione multilaterale dell'OCSE e del Consiglio d'Europa sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale. Inoltre, sono in fase di preparazione anche le basi legali per attuare i «country-by-country reports». Questa dichiarazione Paese per Paese consente di ottenere una panoramica della ripartizione mondiale degli utili e delle imposte delle multinazionali. Per quanto concerne le clausole contro gli abusi nelle CDI, la Svizzera terrà conto dei lavori svolti dall'OCSE e deciderà se procedere agli adeguamenti necessari per via multilaterale o bilaterale. Infine, riguardo alle raccomandazioni non emanate sotto forma di standard minimi, il Consiglio federale ha incaricato il DFF di analizzare, in collaborazione con i Cantoni e le cerchie economiche, l'adeguamento del regime svizzero di imposizione delle imprese alla luce degli sviluppi internazionali.


Informazioni supplementari:

Comunicato stampa dell’OCSE (französisch)


Scheda informativa(pdf, 32kb)


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Mario Tuor, capo Comunicazione, Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali SFI
Tel. +41 58 462 46 16, mario.tuor@sif.admin.ch


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