Aumento delle domande d’asilo a Chiasso: le autorità aprono alloggi supplementari e potenziano le misure alla frontiera meridionale

Comunicato stampa, 16.06.2015

Berna-Wabern - Negli ultimi giorni il Corpo delle guardie di confine ha riscontrato un numero straordinariamente elevato di persone che soggiornano in Svizzera senza un titolo di soggiorno. Il centro di registrazione e procedura di Chiasso, dal canto suo, ha registrato durante il fine settimana attorno alle 350 nuove domande d’asilo, il che ha provocato problemi di capienza negli alloggi. La Segreteria di Stato della migrazione e le autorità cantonali e locali stanno prodigandosi e adottando diversi provvedimenti per rimediare alla situazione acuta.

Durante il fine settimana si è avuto un afflusso straordinariamente massiccio di nuovi richiedenti l’asilo al centro di registrazione e procedura (CRP) di Chiasso. Il forte aumento delle domande sembrerebbe connesso alle molte persone sbarcate di recente sulle coste dell’Italia meridionale. Già dalla metà di maggio si sono osservate cifre eccezionalmente elevate per quanto riguarda le domande d’asilo, cifre che da allora hanno continuato ad aumentare per attestarsi, la scorsa settimana, a 1040 richiedenti l’asilo desiderosi di essere accolti presso gli alloggi della Confederazione. Trattasi perlopiù di persone sole e famiglie provenienti dall’Eritrea, tra cui anche un certo numero di minorenni non accompagnati. Questa situazione ha provocato problemi di capienza nelle strutture d’asilo – in particolare a Chiasso.

Più alloggi in tutta la Svizzera

La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha immediatamente reagito, in stretta collabo-razione con le autorità cantonali e comunali (polizia, responsabili per la migrazione), mettendo a disposizione nuovi alloggi. Accanto al CRP di Chiasso, dotato di una capacità ricettiva di 134 posti letto, e ai centri esterni di Losone e Biasca, dotati di complessivi 220 posti letto, sono stati messi in funzione a breve scadenza tre alloggi della protezione civile (Chiesa, Stabio e Casa Giardino) in grado di accogliere circa 150 persone. Al tempo stesso, parecchie decine di persone sono state trasferite in altri CRP per far posto ai nuovi arrivati. Anche nella Svizzera tedesca sono stati predisposti di recente 160 posti di alloggio supplementari in strutture della protezione civile. All’occorrenza, questi provvedimenti saranno mantenuti durante l’intera settimana.

Oltre ai provvedimenti sopra descritti, la Confederazione sta vagliando la possibilità di aprire nuovi alloggi temporanei in altri Cantoni oppure di ampliare quelli in essere. L’accento è posto sulla messa in campo di alloggi d’emergenza nei pressi dei CRP della Confederazione e sull’ampliamento delle capacità ricettive negli alloggi temporanei in essere, per esempio a Perreux (NE).

Ordine di priorità nel trattare le domande

La SEM continua ad applicare sistematicamente la sua strategia di trattamento delle domande d’asilo. Il focus è posto sulle procedure Dublino e sulle domande di persone provenienti da Stati esenti da persecuzione e da Stati con una quota di protezione molto bassa. A fronte dei recenti sviluppi, le audizioni dei richiedenti l’asilo eritrei dovranno essere differite fino a nuovo avviso, salvo priorità dettate dalla legge.

Anche il Corpo delle guardie di confine si è attivato per ovviare alla situazione d’emergenza, per esempio inviando alla frontiera sud ulteriori collaboratori di altre regioni che vengono così a potenziare i rinforzi già in atto. Ne conseguirà, fino a nuovo avviso, una lieve riduzione delle prestazioni doganali in altre regioni.

Previsioni per quanto riguarda le domande d’asilo

All’inizio dell’anno la SEM aveva previsto attorno alle 29 000 domande d’asilo per il 2015, con un margine di oscillazione di 2500 unità verso l’alto o verso il basso, cifre che aveva comunicato anche ai Cantoni. A fronte del perdurare di numerose crisi nel mondo e a fronte dell’incremento degli sbarchi a sud dell’Italia non si può tuttavia escludere che il numero delle domande d’asilo superi i pronostici. Nei prossimi mesi la SEM procederà a una nuova valutazione della situazione alla luce dei nuovi sviluppi.

Indirizzo cui rivolgere domande:

Gaby Szöllösy, Segreteria di Stato della migrazione, T +41 58 465 98 80
Léa Wertheimer, Segreteria di Stato della migrazione, T +41 58 465 93 90

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Segreteria di Stato della migrazione
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