Sono queste alcune delle priorità dei Paesi Schengen nell'anno corrente. La presidenza ungherese del Consiglio dell'UE ha posto al centro dell'incontro in particolare la protezione delle frontiere esterne, per la quale rivestono particolare importanza la digitalizzazione delle procedure e dei sistemi e l'attuazione dell'interoperabilità.
Il consigliere federale Jans ha sottolineato come la protezione delle frontiere esterne sia solo uno degli elementi alla base del buon funzionamento dello spazio Schengen e ha ribadito la necessità di affrontare anche altre sfide come la migrazione secondaria, i trasferimenti Dublino e i controlli alle frontiere interne. Per meglio proteggere le frontiere esterne ritiene opportuno migliorare anche la cooperazione con i Paesi terzi. A questo proposito il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha ricordato le esperienze positive fatte dalla Svizzera con i partenariati migratori, che guardano agli interessi di tutte le parti e assicurano il rispetto dei diritti fondamentali.
Il consigliere federale Jans ha apprezzato anche la discussione sulla politica di rimpatrio avviata dalla presidenza del Consiglio, sottolineando la necessità di riformare le basi giuridiche in materia. Si è detto inoltre favorevole a garantire agli Stati Schengen un margine di manovra maggiore per i rimpatri di persone potenzialmente pericolose e si è mostrato aperto alla proposta di affrontare nelle sedi europee il tema delle partenze volontarie verso l'Afghanistan e la Siria e quindi lo sviluppo del supporto operativo da parte di Frontex.
Incontri bilaterali
A Lussemburgo il Capo del DFGP ha colto l'occasione per intavolare un dialogo bilaterale con alcuni suoi omologhi. Per la prima volta ha incontrato il nuovo ministro francese dell'Interno Bruno Retailleau. Con il nuovo ministro greco per la migrazione e l'asilo Nikos Panagiotopoulos ha parlato della cooperazione in materia di migrazione nel quadro del secondo contributo svizzero: in Grecia la Svizzera sostiene in particolare progetti volti a ottimizzare la gestione migratoria e a prevedere alloggi per i rifugiati vulnerabili. Ha incontrato anche la ministra norvegese della Giustizia Emilie Enger Mehl che l'ha informato sulle ultime decisioni della Norvegia in materia d'asilo. Con il ministro dell'Interno della Repubblica Ceca Vít Rakušan e il ministro dell'Interno dell'Austria Gerhard Karner ha affrontato il tema dei controlli alle frontiere interne con la Germania.
Indirizzo per domande:
Servizio di comunicazione DFGP, info@gs-ejpd.admin.ch, T +41 58 462 18 18