Nel suo intervento, la presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey ha tenuto a ricordare che il contributo svizzero all’allargamento è il risultato di una votazione popolare: "Il fatto che la politica dell’aiuto estero di un Paese sia decisa direttamente dal popolo sembra essere una cosa eccezionale a questo mondo". Il 26 novembre 2006 il popolo svizzero ha approvato la legge federale sulla cooperazione con l’Europa dell’Est, che costituisce la base giuridica del contributo svizzero all’allargamento.
Il capo del dipartimento federale dell’economia Doris Leuthard ha sottolineato che gli effetti indiretti sull’economia svizzera del contributo all’allargamento saranno di gran lunga superiori rispetto agli effetti diretti: "I progetti ben realizzati che vedono la partecipazione della Svizzera sono la migliore pubblicità per il nostro Paese e per la nostra economia. Le nostre imprese potranno godere indirettamente di un ambiente favorevole alla creazione di nuovi rapporti commerciali".
Il ministro degli esteri ceco Karel Schwarzenberg, il ministro delle finanze lituano Rimantas Sadzius e il ministro dell’economia polacco Piotr Grzegorz Woźniak hanno parlato delle esperienze realizzate nei loro Paesi e nelle loro regioni grazie agli aiuti finanziari dell’UE e hanno illustrato le possibilità che il contributo complementare svizzero potrebbe offrire al riguardo. Alla conferenza annuale si sono presentati per la prima volta al pubblico svizzero i principali rappresentanti del cosiddetto National Coordination Unit. Queste autorità, responsabili dell’attuazione del contributo all’allargamento all’interno dei nuovi membri dell’UE, hanno accettato le richieste del progetto.
I workshop tematici hanno permesso agli esperti e al pubblico di approfondire quattro argomenti prioritari del contributo all’allargamento. I contributi audiovisivi hanno inoltre presentato le prospettive economiche e sociali delle regioni periferiche polacche e hanno documentato i progetti conclusi con successo grazie all’aiuto alla transizione svizzero fino agli anni novanta, riallacciandosi così al contributo all’allargamento.
Jean-Daniel Gerber (SECO) e Walter Fust (DSC), direttori degli uffici federali responsabili dell’attuazione del contributo all’allargamento, hanno precisato che l’attuazione operativa del contributo all’allargamento è ormai completa e sia in Svizzera sia in altri Paesi partner sono stati presi provvedimenti straordinari per garantire un uso efficiente dei mezzi.
Gli accordi quadro con i dieci nuovi membri dell’UE potrebbero essere firmati presumibilmente entro quest’anno. Subito dopo la firma degli accordi quadro potrà iniziare l’implementazione dei programmi e dei progetti. Per favorire lo sviluppo delle competenze, la Svizzera si prepara ad aprire uffici a Varsavia, Budapest, Praga e Riga. Gli uffici saranno coordinati dalle ambasciate svizzere e guidati da un esperto svizzero.
La conferenza annuale della cooperazione svizzera con l’Europa dell’Est si tiene ogni anno in novembre e fornisce un’ampia panoramica sulle attività della SECO e della DSC nei Paesi partner dell’Europa dell’Est e dell’ex Unione Sovietica.