Il secondo contributo svizzero mira a rafforzare la coesione in Europa e a sostenere i Paesi che devono affrontare sfide considerevoli in ambito migratorio. L’accordo di attuazione firmato il 21 novembre a Tallinn aprirà la strada a un nuovo programma di cooperazione svizzero-estone. Del contributo complessivo di 26 milioni di franchi, una quota di 18,6 milioni è destinata al settore dell’integrazione e dell’inclusione sociale, mentre i restanti 6,9 milioni saranno impiegati per la salvaguardia della biodiversità.
Interessi comuni di Svizzera ed Estonia
In occasione della cerimonia di firma, l’ambasciatore di Svizzera Martin Michelet ha sottolineato l’intenzione di approfondire le relazioni bilaterali con il Paese partner: «La cooperazione tra la Svizzera e l’Estonia presenta enormi potenzialità e possiamo imparare molto gli uni dagli altri. Il secondo contributo svizzero darà slancio alle relazioni tra i due Paesi e aprirà la strada a molti nuovi ambiti di collaborazione». Poiché la guerra in Ucraina sta costringendo milioni di persone alla fuga, la ministra delle finanze estone Annely Akkermann ha sottolineato che aiutare e integrare le persone in cerca di protezione rappresenta una notevole sfida. Inoltre ha ribadito l’importanza di agire per contrastare i cambiamenti climatici e preservare la biodiversità: «Svizzera ed Estonia hanno un interesse comune nell’affrontare le sfide globali e affinché questi sforzi congiunti abbiano esito positivo, il sostegno svizzero è ancora più importante della disponibilità di fondi».
Il programma di inclusione sociale si concentrerà sull’integrazione di migranti e profughi, comprese le persone in fuga dalla guerra in Ucraina, e migliorerà le possibilità di integrazione nel tessuto sociale locale. Il programma relativo alla biodiversità cercherà di contribuire al miglioramento e alla salvaguardia dello stato di conservazione delle specie e degli habitat attraverso un processo decisionale fondato su dati di elevata qualità e soluzioni di monitoraggio innovative.
Secondo contributo svizzero
Il secondo contributo svizzero è complessivamente pari a 1,302 miliardi di franchi e ha una durata di dieci anni (fino al 3 dicembre 2029). Il 30 giugno 2022 la Svizzera e l’UE hanno firmato a Bruxelles un memorandum d’intesa nel quale sono specificati i parametri chiave del contributo, come l’importo, la sua distribuzione tra i Paesi partner, le priorità tematiche e i principi di cooperazione e attuazione.