Il Consiglio federale ha deciso di elaborare un mandato negoziale con l’Unione europea

Comunicato stampa, 08.11.2023

Nella seduta dell’8 novembre 2023 il Consiglio federale ha analizzato i risultati dei lavori svolti a livello nazionale e dei colloqui esplorativi con l’Unione europea (UE). Su questa base ha deciso di elaborare un mandato negoziale. Entro la fine dell’anno deciderà se adottarlo e porlo in consultazione presso le commissioni della politica estera (CPE) delle Camere federali e della Conferenza dei governi cantonali (CdC).

I colloqui esplorativi tra la Svizzera e l’UE, avviati ad aprile 2022, hanno riguardato tutte le componenti del pacchetto, che comprende i nuovi accordi nei settori dell’energia elettrica, della sicurezza alimentare e della salute, la partecipazione ai programmi dell’UE (in particolare al pacchetto Orizzonte Europa), la ripresa del dialogo sulla regolamentazione finanziaria e l’instaurazione di un dialogo politico strutturato.

Il pacchetto prevede anche l’inclusione di soluzioni istituzionali negli accordi di partecipazione al mercato esistenti – compreso quello sulla libera circolazione delle persone – per garantirne il funzionamento a lungo termine. Prevede inoltre l’inclusione di regole in materia di aiuti di Stato negli accordi sul trasporto aereo, sui trasporti terrestri e sull’elettricità nonché un contributo svizzero regolare per promuovere la coesione in seno all’UE.

L’ultima tornata di colloqui esplorativi con l’UE si è svolta lo scorso 27 ottobre. Il Consiglio federale ne ha analizzato i risultati alla luce degli obiettivi che si era prefisso nel febbraio del 2022 e dei parametri del mandato negoziale adottato il 21 giugno scorso, e ritiene che i colloqui esplorativi siano giunti al termine.

Lavori interni

Oltre a cercare soluzioni con l’UE, negli ultimi mesi il Consiglio federale ha portato avanti in parallelo i colloqui con i Cantoni, le parti sociali e il mondo dell’economia, specialmente sulle questioni della libera circolazione delle persone, della protezione dei salari del personale distaccato e degli aiuti di Stato. Gran parte delle questioni sono state chiarite in maniera soddisfacente – per esempio il fatto che il servizio pubblico resti fuori dall’ambito dei negoziati – mentre alcune devono ancora essere approfondite.

L’Esecutivo ha costatato che gli esiti dei colloqui esplorativi con l’UE e lo stato di avanzamento dei lavori interni consentono di elaborare un progetto di mandato negoziale. Ha dunque incaricato il DFAE di procedere in questo senso coinvolgendo i dipartimenti interessati, e oggi ha informato la Commissione europea della decisione presa.

Il Consiglio federale ha inoltre affidato al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), in cooperazione con il DFAE e il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), il mandato di proseguire i colloqui tecnici con le parti sociali e i Cantoni sulle misure interne in materia di protezione dei salari del personale distaccato in Svizzera.

Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), in cooperazione con il DEFR e il DFAE, è incaricato di avviare colloqui con il settore dell’energia elettrica, i Cantoni e le parti sociali sulle misure di attuazione interne legate a un accordo sull’elettricità, nonché di portare avanti, con le parti sociali e le FFS, i colloqui nel settore dei trasporti terrestri per affrontare le questioni del trasporto ferroviario internazionale di passeggeri e degli aiuti di Stato.

Prossime tappe

Entro la fine dell’anno il Consiglio federale deciderà se adottare un progetto di mandato negoziale e porlo in consultazione presso le CPE e la CdC. L’Esecutivo continuerà a coinvolgere sistematicamente il Parlamento, i Cantoni, le parti sociali, il mondo dell’economia e gli altri attori principali nelle prossime tappe del processo.


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