Valutazione sommaria
Si sconsigliano i viaggi a destinazione dell’Afghanistan come pure i soggiorni di qualsiasi tipo.
Cittadini svizzeri che rimangono o si recano in Afghanistan, nonostante la raccomandazione del DFAE, devono essere consapevoli che la Svizzera ha soltanto possibilità molto limitate di fornire un aiuto o non ne dispone affatto.
La sicurezza non è garantita: vi è il pericolo di pesanti combattimenti, lanci di missili, mine, attentati terroristici, sequestri e atti criminali violenti, tra cui stupri e rapine a mano armata.
In varie regioni del Paese le forze di sicurezza afghane combattono contro unità dei Talebani o altri gruppi armati. Nella parte orientale del Paese sono attivi combattenti che hanno giurato fedeltà allo «Stato islamico». I combattimenti provocano molte vittime. Solo nel 2018, secondo la Missione dell’ONU in Afghanistan (UNAMA) 3804 civili sono stati uccisi e 7189 sono rimasti feriti.
Alla fine del 2014 le truppe internazionali hanno fortemente ridotto la loro presenza nel Paese.
I frequenti attacchi dinamitardi o attentati suicidi hanno soprattutto come bersaglio le autorità afghane come pure le forze di sicurezza locali e straniere. Anche bersagli civili come mercati, manifestazioni sportive, dimostrazioni, organizzazioni di soccorso e minoranze religiose vengono continuamente colpiti. Si registrano inoltre attentati mirati contro stranieri e contro strutture dove questi ultimi si riuniscono spesso (per esempio ristoranti, alberghi) e nelle vicinanze degli aeroporti. Esempi di attentati:
- eventi ricorrenti: attacchi contro la minoranza sciita ed altre minoranze religiosi come pure contro i loro luoghi di culto e le abitazioni
- novembre 2019: circa 15 morti nella provincia di Kunduz quando un bus è passato sopra ad una bomba.
- ottobre 2019: circa 70 morti e numerosi feriti in un attentato contro una moschea nella provincia di Nangarhar.
- settembre 2019: circa 30 morti e più di 100 feriti in un attentato a Kabul
- luglio 2019: numerosi morti e feriti quando un bus è passato sopra a una bomba sulla strada tra Kandahar e Herat.
- maggio 2019: parecchi feriti in un attentato contro gli uffici di un’organizzazione umanitaria internazionale.
- dicembre 2018: più di 40 morti e parecchi feriti in un attacco armato contro edifici governativi a Kabul.
- novembre 2018: circa 50 morti e più di 80 feriti in un attentato contro un raduno a Kabul.
- settembre 2018: più di 60 morti e 160 feriti in un attentato contro una dimostrazione nella provincia di Nangarhar
- agosto 2018: numerosi morti e feriti in un attacco contro una scuola privata a Kabul
- luglio 2018: diversi morti e numerosi feriti in un attacco vicino all’aeroporto internazionale di Kabul
- maggio 2018: diversi morti e numerosi feriti in un attacco contro un stadio sportivo a Jalalabad ed un attacco ad un checkpoint di strada a Kabul.
- aprile 2018: numerosi morti e feriti durante un attacco contro un centro di registrazione degli elettori a Kabul.
- gennaio 2018: numerosi morti e feriti a Kabul a seguito di diversi attentati che hanno colpito anche un hotel, una strada commerciale e un’accademia militare
- gennaio 2018: morti e feriti in un attacco armato contro la sede di un’organizzazione per la protezione dell’infanzia a Jalalabad
Il rischio di sequestri è molto elevato. Sia cittadini afghani che stranieri sono vittime di sequestri (turisti come pure collaboratori di organizzazioni umanitarie e di imprese estere). Esempi:
- eventi ricorrenti: sequestri di massa di passeggeri di autobus, come quelli di marzo 2019 nella provincia di Baghlan (più di 10 persone), di dicembre 2018 nella provincia Samangah (circa 40 persone) e di novembre 2018 nella provincia di Balkh (circa 25 persone).
- eventi ricorrenti: sequestri di impiegati locali di organizzazioni non governative (più di 35 persone tra gennaio e ottobre 2019).
- settembre 2019: otto osservatori elettorali nella provincia di Parwan
- settembre 2019: sei operatori dei media nella provincia di Paktia
- luglio 2018: un veicolo dell’ambulanza e il relativo personale nel veicolo nella provincia Ghor.
- maggio 2018: sei collaboratori stranieri di una centrale elettrica ed il loro autista afghano.
- gennaio 2018: una collaboratrice afghana dell’ONU a Kabul; un’altra persona è stata uccisa durante l’aggressione
Prestare anche attenzione alla rubrica
Terrorismo e sequestri