I primi reparti di maternità sono stati dotati di attrezzature moderne tra marzo e aprile di quest’anno. Uno di questi reparti, interamente ristrutturato, si trova ad Almalyk, una città situata a circa 60 km dalla capitale Tashkent. È stato inaugurato oggi dall’ambasciatore di Svizzera in Uzbekistan Konstantin Obolensky che, accompagnato dalla rappresentante dell’ONU in Uzbekistan e da rappresentanti delle autorità locali, ha potuto constatare in prima persona i progressi compiuti.
Concretamente, il progetto prevede l’acquisto di attrezzature mediche moderne (incubatrici, elettrocardiografi, pompe di infusione, respiratori ecc.), il rinnovo delle infrastrutture esistenti, il rafforzamento delle competenze del personale medico e campagne di sensibilizzazione. L’obiettivo è ridurre i rischi legati alla gravidanza e al parto offrendo a donne e bambini un accesso a cure di qualità. A beneficiare di questo progetto, il cui importo ammonta a 43,5 milioni di dollari e la cui conclusione è prevista per il 2026, saranno tutti i reparti di maternità pubblici del Paese, per un totale di 230 strutture.
Un progetto finanziato con averi restituiti
Questo progetto rientra nell’ambito dell’accordo firmato il 16 agosto 2022 tra la Svizzera e l’Uzbekistan per la restituzione degli averi provenienti da atti di corruzione e confiscati definitivamente nell’ambito dei procedimenti penali in Svizzera relativi a Gulnara Karimova, figlia dell’ex presidente uzbeko Islam Karimov.
Finora, il denaro definitivamente confiscato o in corso di restituzione ammonta a 313 milioni di dollari, amministrati dall’«Uzbekistan Vision 2030 Fund». Questo fondo fiduciario dell’ONU garantisce una gestione trasparente ed efficiente degli averi restituiti, che vengono destinati a progetti di pubblica utilità a favore della popolazione dell’Uzbekistan, tra cui quello inaugurato oggi sulla modernizzazione dei reparti di maternità. All’interno degli organi strategici del fondo vi sono sia rappresentanti della Svizzera che rappresentanti dell’Uzbekistan. La società civile uzbeka è strettamente coinvolta nel dibattito sulle priorità del fondo e sul monitoraggio dei progetti.
Lotta alla corruzione
La Svizzera è attiva nella lotta alla corruzione. In quanto piazza finanziaria internazionale, ha sviluppato una prassi di recupero di averi («asset recovery») che consente, a determinate condizioni, di bloccare e confiscare beni di provenienza illecita appartenenti a persone politicamente esposte all’estero (PPE) per poi restituirli alla popolazione del Paese d’origine.
Link
- Accordo tra la Svizzera e l'Uzbekistan firmato il 16 agosto 2022
- Fondo fiduciario multi-partner delle Nazioni Unite «Uzbekistan Vision 2030 Fund»
- Maggiori informazioni sui progetti in corso - sito allestito dalla segretaria dell' «Uzbekistan Vision 2030 Fund»
- attualità - intervista all'ambasciatore di Svizzera in Uzbekistan Konstantin Obolensky
- Restituzione di valori patrimoniali di provenienza illecita
- https://www.flickr.com/photos/eda_dfae/albums
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