La Svizzera restituisce alla Libia un bene culturale del periodo ellenistico


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Comunicato stampa, 05.12.2023

Oggi, a Berna, la direttrice dell’Ufficio federale della cultura (UFC) Carine Bachmann ha consegnato all’Ambasciata della Libia una testa marmorea di una giovane donna. Questo importante bene culturale archeologico era stato confiscato nell’ambito di un procedimento penale nel Cantone di Ginevra. La restituzione si iscrive nel quadro dell’attuazione della legge federale sul trasferimento internazionale dei beni culturali (LTBC).

La scultura, alta 19 cm, risale al periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. e proviene molto probabilmente dal sito archeologico dell’antica città di Cirene, nella regione della Cirenaica, nell’attuale Libia. È stata rinvenuta nel 2013 nell’ambito di un controllo in un deposito doganale a Ginevra. A seguito di una denuncia della dogana, nel 2016 il Ministero pubblico del Cantone di Ginevra ha avviato un procedimento penale che ha portato alla confisca dell’oggetto. Vi era infatti un sospetto fondato che questo provenisse da uno scavo illegale. Importare in Svizzera o conservare in un deposito doganale beni culturali rubati o saccheggiati costituisce una violazione della LTBC, in vigore dal 2005. Nel corso del procedimento penale non è stato possibile chiarire dove sia stato trovato esattamente l’oggetto e come sia arrivato in Svizzera.

La scultura è completamente ricoperta da una patina rossastra, che ne indica l’origine, essendo la Cirenaica una delle poche regioni del Mediterraneo in cui è possibile trovare «terra rossa» e marmo di questa qualità. Questo bene culturale è una testimonianza tangibile dell’espansione ellenistica in Nord Africa.

La Libia e in particolare i suoi siti patrimonio dell’UNESCO, come Cirene, sono gravemente minacciati da saccheggi e distruzioni. Per combattere il commercio illecito di beni culturali e la loro distruzione, nel 2015 il Consiglio internazionale dei musei (ICOM) ha pubblicato la cosiddetta Lista rossa di emergenza per le antichità in pericolo in Libia.

Sia la Svizzera che la Libia sono Stati parte della Convenzione UNESCO del 14 novembre 1970 concernente le misure da adottare per interdire e impedire l’illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali. La LTBC recepisce la Convenzione nel diritto nazionale.


Informazioni supplementari:

Maggiori informazioni:


Scultura di marmo di testa femminile, Cirene (Libia), I-II secolo a.C.(jpg, 8183kb)
Scultura di marmo di testa femminile, Cirene (Libia), I-II secolo a.C.(jpg, 8230kb)
Scultura di marmo di testa femminile, Cirene (Libia), I-II secolo a.C.(jpg, 8069kb)


Indirizzo per domande:

Fabienne Baraga, capo servizio specializzato Trasferimento internazionale dei beni culturali, Ufficio federale della cultura UFC, +41 58 465 73 05, kgt@bak.admin.ch


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