Il DFAE è molto preoccupato per l’escalation militare nella Siria nord-occidentale (provincia di Idlib e campagna di Aleppo). Dall’inizio di febbraio, secondo l’ONU almeno 134 civili, tra cui 44 bambini, sono stati uccisi e 11 strutture sanitarie nonché 15 scuole sono state colpite da attacchi. Il DFAE invita tutte le parti in conflitto a rispettare rigorosamente il diritto internazionale, in particolare il diritto internazionale umanitario, proteggendo la popolazione e le infrastrutture civili e adottando tutte le misure precauzionali possibili. È inoltre fondamentale garantire la cosiddetta «zona di de-escalation» a Idlib, a favore della quale si sono impegnati l’Iran, la Russia e la Turchia.
Il proseguimento dell’offensiva militare ha determinato nuovi massicci sfollamenti forzati, aggravando ulteriormente la situazione umanitaria, sia nell’immediato che a lungo termine. Sempre secondo l’ONU, dall’inizio della nuova offensiva – nel dicembre del 2019 – quasi un milione di persone sono state sfollate nella Siria nord-occidentale, dove vivono in condizioni disastrose con temperature sotto lo zero. Il DFAE invita pertanto tutte le parti in conflitto a garantire con urgenza un accesso umanitario rapido, duraturo e senza ostacoli affinché sia possibile fornire l’assistenza e la protezione necessarie. L’aiuto transfrontaliero è una delle soluzioni indispensabili a tal fine.
Il 27 febbraio 2020 la Svizzera ha espresso le proprie preoccupazioni dinanzi al Consiglio dei diritti umani dell’ONU in una dichiarazione congiunta con l’Austria, il Liechtenstein e la Slovenia. A intervalli regolari invita inoltre gli Stati impegnati militarmente in Siria a cessare le ostilità, a garantire l’accesso umanitario e a continuare nella ricerca di una soluzione politica. A tale scopo, il DFAE discuterà con l’Iran, la Russia e la Turchia in merito a queste preoccupazioni relative alla situazione attuale.
Solo tramite una soluzione politica è possibile porre fine alle sofferenze del popolo siriano e ottenere una pace duratura che garantisca i diritti di tutti i cittadini e le cittadine. È indispensabile tornare al tavolo dei negoziati sotto l’egida delle Nazioni Unite a Ginevra, un processo di pace che il DFAE sostiene attivamente.
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