L'iniziativa «contro l'immigrazione di massa» è stata accettata il 9 febbraio 2014 dal 50,3 per cento dei votanti e da 14,5 Cantoni. Il Consiglio federale ha quindi incaricato il DFGP di analizzare approfonditamente i motivi di questa decisione e lo studio vero e proprio è stato affidato all'istituto di ricerca Sotomo.
Ampia corrispondenza con le iniziative sull'espulsione e sui minareti
Lo studio conferma i risultati dell'analisi VOX, condotta immediatamente dopo le votazioni, secondo cui la decisione espressa con il voto del 9 febbraio è stata fortemente influenzata dall'orientamento politico dei singoli votanti.
Concretamente, l'istituto di ricerca Sotomo ha esaminato se le differenze nella dinamica di crescita demografica nei diversi Comuni abbiano influito sull'accettazione dell'iniziativa a livello locale. Il risultato è chiaro: né la densità specifica né la crescita della popolazione e neppure la perdita di terreno coltivo hanno avuto localmente un'influenza diretta sul consenso all'iniziativa. Secondo il politologo, pur essendo collegata con i forti tassi d'immigrazione, la diffidenza nei confronti degli stranieri, osservata dal 2009, cresce in modo proporzionale all'orientamento nazional-conservativo e non al coinvolgimento dei Comuni.
Questo riscontro è confortato dal confronto con progetti analoghi: in tutti i Comuni il risultato dell'iniziativa «contro l'immigrazione di massa» è al 95 per cento in linea con quello dell'iniziativa sull'espulsione (2010) e al 93 per cento con quello dell'iniziativa sui minareti (2009).
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