Dal 3 gennaio 2023 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce nella sua nuova composizione. Tra le prime decisioni prese da questo organo vi è la proroga del mandato riguardante gli aiuti umanitari transfrontalieri alla Siria, pronunciata il 9 gennaio sulla base di una risoluzione presentata dalla Svizzera e dal Brasile quali «co-penholder». Proteggere la popolazione civile in caso di conflitti è una delle priorità del nostro Paese in seno al Consiglio di sicurezza.
Il 12 gennaio 2023 il consigliere federale Cassis parteciperà a un dibattito pubblico al Consiglio di sicurezza su invito del Giappone, che questo mese ne detiene la presidenza. Il dibattito verterà sullo Stato di diritto nel mondo.
L’argomento trattato riguarda almeno due priorità definite dal Consiglio federale per la Svizzera durante il suo mandato nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, vale a dire la costruzione di una pace sostenibile e la protezione della popolazione civile. La Svizzera ha una profonda esperienza nel campo della promozione della pace e della prevenzione dei conflitti, e si impegna a favore della risoluzione di questi ultimi («accountability»). La protezione della popolazione civile è un imperativo umanitario della Svizzera, che da tempo si batte per affermare lo Stato di diritto e sostiene l’operato della Corte penale internazionale. Il consigliere federale Cassis intende inoltre cogliere questa occasione per ricordare l’importanza del rispetto delle Convenzioni di Ginevra.
A margine del dibattito che si terrà a New York, il capo del DFAE incontrerà vari rappresentanti di diversi Governi.
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