Pericoli locali specifici
Per quanto riguarda la descrizione delle zone a rischio, le indicazioni fornite sono approssimative; i pericoli non possono essere circoscritti esattamente a una precisa regione.
Regioni di Amhara, di Oromia, di Harar e di Dire Dawa:
In queste regioni esistono tensioni politiche ed etniche. In novembre 2020 dei missili sono stati lanciati a più riprese verso Bahir Dar nella regione di Amhara. Anche l'aeroporto di Gondar (Amhara) è stato preso di mira. Sono possibili ulteriori incidenti di questo tipo. Le installazioni militari nonché gli edifici pubblici (aeroporti, ponti ecc.) sono particolarmente esposti al rischio. Si verificano ripetutamente disordini regionali, attacchi etnici contro villaggi e scontri violenti tra i diversi gruppi etnici e le forze di sicurezza. Sporadicamente, si sono registrati attentati a hotel e altri obiettivi; tutti questi incidenti provocano morti e feriti.
Sono stati colpiti da disordini e attacchi tra l'altro i luoghi turistici intorno al lago Langano come pure Gondar, Bahir Dar e Debre Zeit (Bishoftu).
Nella zona di frontiera di Oromia e Benishangul Gumuz sono frequenti gli scontri armati.
Nelle zone rurali, degli attacchi armati contro veicoli hanno ripetutamente provocato dei morti. Si raccomanda la massima prudenza in caso di viaggi nelle regioni di Amhara, di Oromia, di Harar e di Dire Dawa.
Confine con l'Eritrea (compresa la regione settentrionale dell’Afar):
La situazione si è apparentemente calmata. Resta da vedere fino a che punto la normalizzazione delle relazioni tra Etiopia ed Eritrea nonché l’avvio delle relazioni diplomatiche in luglio 2018 influiranno sulla situazione della sicurezza. Le frontiere tra l'Etiopia e l'Eritrea sono chiuse.
Le zone teatro del conflitto lungo il confine con l'Eritrea sono fortemente minate. La strada che collega il cratere Dallol con il vulcano Erta Ale e con la città di Logia potrebbe essere minata.
Si sconsigliano i viaggi nella regione di confine con l'Eritrea, inclusa la regione settentrionale di Afar dove si trova la depressione di Danakil.
Regioni di confine con Kenia, Sudan e Sudan del Sud:
In queste regioni sono attivi gruppi di opposizione armati e banditi e persistono conflitti tra etnie nemiche. Nel luglio 2020, un attacco etnico contro dei civili a Benishangul-Gumuz (zona Metekel) ha causato diversi morti. A causa degli scontri tra forze dell’ordine e gruppi ribelli, oltre che tra clan nemici, dalla fine del 2018 nelle zone di frontiera con il Kenya molte persone sono rimaste ferite o uccise. In un hotel a Moyale, per esempio, ha avuto luogo un conflitto a fuoco.
Anche nella regione di Gambella le tensioni etniche sono forti e possono temporaneamente sfociare in conflitti violenti. Le zone al confine con il Sudan, che sono state in passato teatro di guerra, possono essere minate.
Evitare con ampio margine l’intera zona di confine con il Kenia, il Sudan e il Sudan del Sud, inclusa la regione di Gambella.
Somali Region:
La situazione della sicurezza in questa zona del Paese è instabile. Scontri violenti tra le forze di sicurezza e i manifestanti, come pure scontri tra etnie nemiche sono possibili. Sussistono inoltre rischi di attentati perpetrati da gruppi di ribelli provenienti da Eritrea e Somalia e di scontri violenti tra etnie nemiche, così come il pericolo di mine e rapimenti.
Si sconsiglia di recarsi nella regione posta a sud del 9° grado di latitudine e a est del 42° grado di longitudine.
Regione di SNNPR (Southern Nations, Nationalities and Peoples):
In questa regione esistono delle tensioni etniche che possono sfociare in atti di violenza anche per futili motivi. Ad esempio, attacchi etnici contro dei villaggi nel settembre 2020 hanno causato morti e feriti. In luglio 2019, numerose persone sono morte o state ferite durante degli scontri tra dimostranti e forze di sicurezza. Il tasso di criminalità nella regione di SNNPR è elevato.
Si raccomanda la massima prudenza in caso di viaggi nella regione di SNNPR. Viaggiare in gruppi di alcuni veicoli.