Sottoposto al Parlamento il messaggio che rafforza la presenza svizzera sul mercato europeo dell'autotrasporto

Comunicato stampa, 04.09.2013

Berna, 04.09.2013 - Il Consiglio federale ha deciso di introdurre l'obbligo di licenza per i veicoli adibiti al trasporto merci con un peso totale fra 3,5 e 6 tonnellate - in primo luogo furgoncini e furgoni con rimorchio - e di allineare al diritto UE le disposizioni penali in materia di autotrasporto. L'Esecutivo intende così continuare a garantire la libera circolazione nel nostro Paese e in Europa degli autotrasportatori nazionali ed europei. Oggi è stato trasmesso alle Camere il relativo messaggio.

Con l'entrata in vigore dell’accordo con l'Unione europea (UE) sui trasporti terrestri, in Svizzera l'accesso alla professione di trasportatore su strada e le autorizzazioni per il trasporto internazionale di passeggeri a mezzo autobus sono regolati da prescrizioni equivalenti a quelle dell’UE. A seguito della revisione di alcune norme UE il Consiglio federale ha deciso di procedere al conseguente allineamento della normativa svizzera per permettere al nostro Paese di rimanere parte attiva nel mercato europeo del trasporto su gomma e assicurare le stesse regole per le imprese sia svizzere che europee. Nella giornata odierna è stato adottato il messaggio che propone le relative modifiche di legge.

La modifica principale riguarda l'obbligo di licenza: gli autotrasportatori dovranno chiedere una licenza per tutti i veicoli merci con un peso totale pari o superiore a 3,5 tonnellate, mentre attualmente in Svizzera tale obbligo vale solo per i mezzi con un peso pari o superiore alle 6 tonnellate. Questa modifica garantirà la parità di trattamento di tutte le imprese operanti nel trasporto professionale su strada. Resteranno esonerati i veicoli adibiti ai trasporti di servizio, alle consegne postali e al trasporto di medicinali o apparecchi medici.

Verrà inoltre introdotto un registro elettronico delle autorizzazioni all'esercizio della professione di autotrasportatore e delle violazioni commesse. Come nell'UE anche in Svizzera verrà creata la figura del gestore dei trasporti: si tratta di un collaboratore dell'impresa di trasporto che soddisfa i requisiti di affidabilità e idoneità professionale ed è responsabile dei diversi compiti legati all'attività di trasporto, in particolare la gestione della manutenzione dei veicoli, la verifica dei contratti di trasporto e dei documenti, l'assegnazione del carico o del conducente e l'esame delle procedure per la sicurezza. Le norme in materia di cabotaggio (ossia il trasporto effettuato all'interno di un Paese da imprese estere) rimangono invece invariate.

Il Consiglio federale propone inoltre al Parlamento di adeguare alcune disposizioni penali: l'autotrasportatore che eserciti intenzionalmente la professione senza essere in possesso della relativa autorizzazione sarà condannato al pagamento di una multa fino a 100 000 franchi, invece dei 10 000 franchi previsti attualmente. Tale aumento fungerà da deterrente ed eviterà che le imprese decidano deliberatamente di assumersi il rischio di una sanzione.

Il messaggio propone anche l'aggiornamento di alcune diposizioni sui trasporti pubblici: verrà, ad esempio, creata una base legale esplicita per l'istituzione di un sistema d'informazione sui viaggiatori sprovvisti di un titolo di trasporto valido e per il disciplinamento dell'utilizzo accessorio degli impianti ferroviari e dei veicoli.

Indirizzo cui rivolgere domande:

Ufficio federale dei trasporti, Settore Informazione, 031 322 36 43 o presse@bav.admin.ch

Pubblicato da

Il Consiglio federale
Internet: http://www.admin.ch/br/index.html?lang=it

Ufficio federale dei trasporti
Internet http://www.bav.admin.ch/index.html?lang=it