Escludere le derrate alimentari dal «Cassis de Dijon»? il Consiglio federale respinge l’iniziativa

Berna, Comunicato stampa, 21.01.2015

Nel suo parere all’attenzione della Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale, il Consiglio federale propone di respingere l’iniziativa parlamentare «Legge federale sugli ostacoli tecnici al commercio. Escludere le derrate alimentari dal campo d’applicazione del principio Cassis de Dijon».

L'iniziativa parlamentare 10.538 («Legge federale sugli ostacoli tecnici al commercio. Escludere le derrate alimentari dal campo d'applicazione del principio Cassis de Dijon») era stata accolta dalla Commissione dell'economia e dei tributi di entrambe le Camere.

Nel suo parere, il Consiglio federale respinge l'iniziativa ritenendo che le richieste ivi contenute possano essere soddisfatte senza escludere le derrate alimentari dal campo di applicazione del principio «Cassis de Dijon». Non occorre dunque rinunciare a tale principio per gli alimenti. Adottato quale misura per eliminare gli ostacoli tecnici al commercio, il principio «Cassis de Dijon» incentiva la concorrenza e permette di contrastare gli elevati prezzi svizzeri. Escludere le derrate alimentari da tale principio significherebbe, tra l'altro, ridare slancio al turismo degli acquisti. In sede di consultazione l'iniziativa è stata per lo più respinta.

Il principio «Cassis de Dijon» è stato introdotto in Svizzera nel 2010 nel quadro della revisione della legge federale sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC). Secondo tale principio, possono essere immessi in commercio in Svizzera senza subire modifiche i beni prodotti in base alle prescrizioni dell'UE e che sono stati legalmente immessi in commercio nell'UE. Per tenere conto delle particolari esigenze poste dalle derrate alimentari (sicurezza, etichettatura), prima di poter entrare in Svizzera in virtù del principio «Cassis de Dijon» gli alimenti prodotti secondo prescrizioni estere necessitano inoltre di un'autorizzazione dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.


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