Il presidente della Confederazione ha sottolineato il sostegno della Svizzera al processo di normalizzazione e invitato ad attuare gli accordi di Bruxelles e Ohrid, negoziati in primavera. Per rilanciare il processo sono necessari passi credibili e pragmatismo in Serbia e in Kosovo. Al riguardo si è discusso dei passi che le due Parti sono chiamate a compiere conformemente agli accordi, compreso l’impegno assunto dal Governo kosovaro di garantire ai Comuni a maggioranza serba un adeguato livello di autonomia amministrativa.
La Svizzera sostiene l’auspicata adesione del Kosovo al Consiglio d’Europa, tanto più che ciò consentirebbe a tutti gli abitanti del Paese – e quindi anche ai membri della minoranza serba e di altre comunità – di avere accesso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Il presidente della Confederazione ha sottolineato che la Svizzera attribuisce grande valore alla stabilità e alla prosperità della regione del Balcani occidentali. Le relazioni bilaterali tra la Svizzera e il Kosovo si sono sviluppate in termini economici, ma il potenziale non è esaurito. A tal fine è importante garantire la certezza del diritto e ridurre le tensioni nella regione.
La Svizzera è, in ordine d’importanza, il secondo Paese di provenienza di investimenti diretti esteri in Kosovo. Le relazioni sono strette anche grazie alla diaspora kosovara. In Svizzera vivono circa 115 000 kosovari ma ci calcola che le persone con radici kosovare raggiungano quota 180 000. Il Kosovo, di cui la Svizzera ha riconosciuto l’indipendenza già nel 2008, è oggi anche una priorità della cooperazione internazionale, per cui la strategia di cooperazione 2022-2025 della Svizzera si concentra su temi quali governance democratica, economia sostenibile, cambiamenti climatici, acqua e salute, nonché migrazione. Inoltre, dal 1999 l’esercito svizzero è impegnato nella promozione della pace sul posto; a giugno il Parlamento ha approvato una proroga dell’impiego Swisscoy fino al 2026.
Informazioni supplementari:
Relazioni bilaterali Svizzera–Kosovo
Indirizzo per domande:
Comunicazione SG-DFI, tel. +41 58 462 85 79, media@gs-edi.admin.ch