Convenzione-quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali

La Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali è stata aperta alla firma degli Stati membri del Consiglio d’Europa nel 1995. Per la Svizzera è entrata in vigore il 1° febbraio 1999, dopo la ratifica del 21 ottobre 1998.

La Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali è l'unico strumento multilaterale, giuridicamente vincolante, dedicato alla protezione delle minoranze nazionali in generale. Il suo obiettivo è garantire protezione alle minoranze nazionali all’interno del territorio degli Stati parte in cui risiedono.

Le minoranze nazionali in Svizzera

La Convenzione non contiene una definizione del concetto di «minoranza nazionale». Gli Stati sono liberi di scegliere le minoranze da tutelare sul proprio territorio.

Secondo la dichiarazione interpretativa emanata dalla Svizzera contestualmente alla ratifica della Convenzione-quadro, in Svizzera sono considerate minoranze nazionali ai sensi della Convenzione-quadro:

«i gruppi di persone numericamente inferiori al resto della popolazione del Paese o di un Cantone», che «sono di nazionalità svizzera, mantengono legami antichi, solidi e duraturi con la Svizzera e sono animati dalla volontà di preservare insieme ciò che costituisce la loro identità comune, principalmente la loro cultura, le loro tradizioni, la loro religione o la loro lingua».

Ad oggi sono riconosciute in Svizzera come minoranze le minoranze linguistiche nazionali, i membri delle comunità ebraiche nonché gli Jenisch e i Sinti e Manouche, indipendentemente dal fatto che abbiano uno stile di vita itinerante oppure no.

Testo della Convenzione-quadro

Stato delle firme, ratifiche e date di entrata in vigore della Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali, Consiglio d'Europa

Il controllo da parte del Consiglio d’Europa

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, coadiuvato da un comitato di esperti (Comitato consultivo), controlla e valuta l’applicazione della Convenzione da parte degli Stati parte. Questi ultimi devono sottoporre periodicamente rapporti indicanti le misure adottate per l’attuazione della Convenzione. Al termine di un ciclo di monitoraggio il Comitato dei Ministri emana conclusioni e raccomandazioni.

Cicli di monitoraggio concernenti la Svizzera

La Svizzera ha presentato cinque rapporti sull’attuazione della Convenzione-quadro, di cui l’ultimo nell’ottobre 2021. Il compito di coordinare l’elaborazione di questi rapporti spetta alla Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE),che garantisce anche il collegamento e i contatti con il Consiglio d’Europa.

Per la quinta edizione del rapporto si è optato per la prima volta per un documento combinato che includesse anche un rapporto sull’attuazione di un’altra convenzione del Consiglio d’Europa, ovvero la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, che rientra nella sfera di competenza dell’Ufficio federale della cultura (UFC) in seno al Dipartimento federale dell’interno (DFI).

Rapporto combinato della Svizzera del 1° ottobre 2021 (PDF, 79 Pagine, 2.8 MB, italiano)

Il 13 febbraio 2023, il Comitato consultivo ha adottato il suo quinto Parere sulla Svizzera. (PDF, 33 Pagine, 1.2 MB, italiano)

Commenti delle autorità svizzere sul 5° Parere (PDF, 12 Pagine, 614.5 kB, italiano)

Risoluzione dal Comitato dei Ministri/14 settembre 2023  (PDF, 2 Pagine, 273.4 kB, italiano)

Quarto rapporto del Governo svizzero sull’applicazione della Convenzione-quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali, febbraio 2017 (PDF, 80 Pagine, 615.8 kB, italiano)

Il 31 maggio 2018, il Comitato consultivo ha adottato il suo quarto Parere sulla Svizzera. (PDF, 43 Pagine, 1.3 MB, italiano)

Commenti delle autorità svizzere sul 4° Parere (PDF, 56 Pagine, 1.4 MB, italiano)

Risoluzione dal Comitato dei Ministri /14 maggio 2019 (PDF, 2 Pagine, 428.1 kB, italiano)

Ultima modifica 31.10.2023

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