Niger – Ignazio Cassis approfondisce le relazioni bilaterali ed elogia il partenariato con il CICR
Il 9 febbraio 2022, durante il suo viaggio in Niger, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis si è recato in visita ad Agadez insieme al presidente del CICR Peter Maurer. La regione è segnata da una crisi migratoria che colpisce soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione. Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) aiuta le persone disabili a reintegrarsi nella vita sociale e lavorativa. Il presidente della Confederazione ha elogiato la cooperazione con le autorità del Niger e il partenariato della Svizzera con il CICR.
Il presidente Ignazio Cassis con la presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin e il presidente del CICR Peter Maurer hanno visitato un centro per persone con disabilità ad Agadez finanziato dal CICR. © DFAE
La regione di Agadez, nel Nord del Niger, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, un tempo era un gioiello turistico noto per la sua grande ricchezza culturale. Oggi Agadez è una zona di transito per decine di migliaia di migranti e teatro di un fiorente traffico di esseri umani, droga e armi. Ogni anno, circa 250’000 persone attraversano il Niger in fuga o in cerca di condizioni di vita migliori. Vietando il passaggio dei migranti, una legge del 2015 ha ridotto i flussi regolari, senza tuttavia riuscire a fermare quelli irregolari e distruggendo, contemporaneamente, i mezzi di sussistenza delle popolazioni locali, che per secoli si sono basati sul commercio attraverso il Sahara.
Centinaia di migliaia di persone dipendono dagli aiuti umanitari
La miseria e la sofferenza sono onnipresenti nella regione, e colpiscono anche la società del Niger. Per le autorità del Paese la crisi migratoria rappresenta una grande sfida. Il tessuto sociale e le già deboli reti di sicurezza statali sono sotto pressione e la coesione sociale si sta sgretolando. 103’000 persone dipendono dagli aiuti umanitari, quasi il 20 per cento della popolazione soffre la fame. La Svizzera si adopera per migliorare, sul posto, la protezione delle persone migranti. Durante una visita a un centro di accoglienza, il presidente della Confederazione ha potuto vedere di persona qual è la situazione provocata dalla crisi migratoria e ha visitato alcuni progetti di organizzazioni umanitarie che sostengono il Governo locale nell’ambito della protezione delle e dei migranti.
Durante il suo viaggio in Niger, il 9 febbraio 2022 il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha visitato Agadez. Il capo del DFAE ha voluto vedere di persona qual è la situazione provocata dalla crisi migratoria e come funziona il partenariato tra la Svizzera e il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR). «Per la Svizzera è fondamentale proteggere le persone più deboli», ha dichiarato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis.
Saper cogliere le opportunità nel continente africano
Grazie ai rapidissimi cambiamenti sociali, economici e politici, l’Africa è soprattutto sinonimo di nuove opportunità. In Niger, per esempio, con le elezioni presidenziali del 2021 c’è stato il primo passaggio democratico del potere dalla proclamazione dell’indipendenza del Paese a oggi. A differenza di altri Stati del Sahel, il Niger è caratterizzato da una relativa stabilità politica. Durante il suo incontro del 7 febbraio 2022 con il presidente Mohamed Bazoum, il presidente della Confederazione ha elogiato questi sviluppi positivi. Tuttavia, a causa dei conflitti armati nelle regioni di confine, della povertà, delle disuguaglianze e delle ricorrenti carestie, le sfide da affrontare sono ancora molte. Dal 1978 la Svizzera, con la sua cooperazione internazionale, allevia la povertà e le condizioni di bisogno e contribuisce a promuovere uno sviluppo sostenibile in linea con l’Agenda 2030. La Strategia Africa subsahariana 2021‒2024 mira a cogliere le opportunità che l’Africa offre e ad affrontare le sfide. Il Sahel è una regione prioritaria di questa Strategia, e di conseguenza lo è anche il Niger.
Ridurre l’esclusione sociale delle persone con disabilità
Vivere con una disabilità in Niger, come in molti altri Paesi africani, significa subire una situazione di esclusione sociale. Nonostante i progressi fatti a livello legislativo per garantirne l’inclusione, queste persone vengono ancora stigmatizzate e mancano i fondi statali per sostenerle.
Nella regione di Agadez la delegazione svizzera ha visitato insieme al presidente della Confederazione Ignazio Cassis un centro finanziato dal CICR che aiuta a migliorare la propria mobilità e ad acquisire competenze professionali. Il centro di riabilitazione costruito a questo scopo mette a disposizione protesi e sedie a rotelle, ma offre anche corsi di formazione, per esempio nel settore dell’artigianato tessile e metallurgico. Così le persone disabili possono sentirsi di nuovo parte della società e rientrare nella vita lavorativa.
«In ambito umanitario il CICR è il partner più importante della Svizzera in Niger e nel resto del mondo», ha affermato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis. «Riconosciamo l’importanza della collaborazione con il CICR, che si basa su valori condivisi e sulla nostra tradizione umanitaria.». Tenuto conto delle numerose sfide che il Niger si trova davanti, l’approccio della Svizzera è ampio e combina cooperazione allo sviluppo, aiuto umanitario e costruzione della pace per sfruttare al meglio il potenziale dei diversi settori e, a lungo termine, aumentare le capacità dello Stato e della popolazione di affrontare le crisi senza ricorrere ad aiuti esterni.
La Svizzera e il CICR, un partenariato forte
Dal 1863 il CICR, con sede a Ginevra, protegge la vita e la dignità delle vittime dei conflitti armati e fornisce assistenza in tutto il mondo. L’organizzazione, neutrale e indipendente, agisce secondo i principi delle Convenzioni di Ginevra del 1949 che sono alla base del diritto internazionale umanitario. Le Convenzioni di Ginevra, riconosciute a livello internazionale, sono una delle più grandi conquiste del multilateralismo. Ogni giorno permettono di salvare vite umane e contribuiscono a ridurre la sofferenza delle persone durante i conflitti armati. Sono un autentico strumento di pace.
La Svizzera e il CICR condividono gli stessi obiettivi e valori umanitari. In un memorandum d’intesa del 2013 (rinnovato nel 2017), il DFAE e il CICR hanno consolidato la loro cooperazione strategica e operativa. Con più di 150 milioni CHF all’anno, la Svizzera è il terzo donatore del CICR in ordine di importanza.
L’operato della Svizzera e del CICR sono spesso complementari. Il DFAE, per esempio, mette a disposizione del CICR, su richiesta, membri del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA).