Il DFAE non sostiene le organizzazioni che esaltano la violenza
La tutela dei diritti umani e il rispetto del diritto internazionale sono pilastri importanti della politica estera svizzera. A tale scopo la Svizzera sostiene diversi progetti e organizzazioni, tra cui Addameer, una ONG che si occupa delle condizioni dei prigionieri palestinesi. Poiché Addameer è accusata di avere stretti contatti con un’organizzazione terroristica, nel gennaio del 2020 il capo del Dipartimento, Ignazio Cassis, ha chiesto di avviare un’inchiesta interna. Dall’esame effettuato non sono emerse prove a sostegno delle accuse. Allo stato attuale delle conoscenze, non c’è motivo dunque di interrompere la collaborazione con Addameer.
Nel campo della tutela dei diritti umani, la Svizzera si impegna anche per i diritti delle persone che si trovano in carcere. © Deleece Cook/Unsplash
La Svizzera si impegna in tutto il mondo per il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Un esempio è l’assistenza legale per i detenuti, con cui si mira, tra le altre cose, a proteggere le persone da maltrattamenti o torture e a non ammettere nei procedimenti penali l’uso di prove ottenute con la coercizione.
Accuse contro Addameer
L’ONG Addameer offre il suo sostegno ai prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane ed è un’organizzazione partner della Svizzera in Medio Oriente. Quest’anno riceverà un contributo pari a circa 150’000 USD.
Addameer è stata accusata in diverse occasioni di essere in contatto con il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (PFLP).
La Svizzera condanna l’esaltazione della violenza e l’incitamento all’odio
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) prende molto sul serio le accuse di uso indebito dei fondi svizzeri o di comportamento inappropriato da parte dei suoi partner di progetto. Ogni forma di glorificazione della violenza, di istigazione al razzismo o all’antisemitismo e ogni tentativo di minimizzare le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale è in contrasto con gli obiettivi e gli interessi della Svizzera. La Costituzione federale esige che la Svizzera contribuisca a garantire la convivenza pacifica tra i popoli. In nessun caso, perciò, vengono sostenute organizzazioni che incitano all’odio, alla violenza, al razzismo o all’antisemitismo.
Strumenti di controllo efficaci
La collaborazione con partner di progetto esterni è importante per il raggiungimento degli obiettivi di politica estera del DFAE. Tramite strumenti di controllo efficaci la Svizzera garantisce che le organizzazioni partner utilizzino i contributi della Confederazione esclusivamente per quanto previsto dalle disposizioni contrattuali. Ciò avviene, ad esempio, attraverso colloqui diretti, visite sul campo, audit esterni e valutazioni.
Lavorare per la pace nel contesto del conflitto in Medio Oriente è molto complesso dal punto di vista politico. Nel 2017 il DFAE ha rafforzato i suoi meccanismi di controllo inserendo anche una rigorosa clausola antirazzismo e prevedendo audit mirati. In caso di violazioni, il Dipartimento ha il diritto di rescindere il contratto con il partner esterno e di chiedere il rimborso dei contributi già versati. Il DFAE analizza inoltre attentamente le accuse concrete formulate da terzi nei confronti di un’organizzazione partner e interviene se si rivelano fondate.
La Svizzera continuerà a sostenere Addameer
Le accuse riguardanti Addameer sono note al DFAE, che ha già reagito in diverse occasioni e in particolare nel gennaio del 2020. Il consigliere federale Ignazio Cassis ha avviato un’inchiesta interna e in attesa dei risultati il DFAE ha sospeso i pagamenti all’ONG. Dall’inchiesta è emerso che le informazioni disponibili e le prove contro attuali o ex dipendenti di Addameer non giustificano al momento la sospensione o la cessazione del sostegno fornito dalla Svizzera. La collaborazione verrà dunque portata avanti.