Con la nuova Strategia di controllo degli armamenti e di disarmo si vuole posizionare meglio il nostro Paese in questo ambito. © DFAE
Il Consiglio federale attribuisce grande importanza al mantenimento e allo sviluppo dell’attuale architettura internazionale per il controllo degli armamenti e il disarmo. I suoi obiettivi restano gli stessi: eliminare le armi di distruzione di massa e ridurre l’impatto della violenza armata.
«Il settore del controllo degli armamenti e del disarmo sta attraversando una fase turbolenta», spiega il presidente della Confederazione. Da un lato i nuovi rapporti di forza globali, e in particolare la rivalità geopolitica tra le grandi potenze, hanno reso più difficili gli sforzi per il disarmo, dall’altro le nuove tecnologie e gli sviluppi innescati dalla digitalizzazione hanno trasformato profondamente la natura dei conflitti e la gestione delle crisi. «Dobbiamo ripensare la questione del controllo degli armamenti proponendo approcci innovativi», aggiunge Ignazio Cassis.
La Svizzera deve quindi contribuire alle riflessioni su come affrontare i cambiamenti nel campo del disarmo connessi al rapido progresso tecnologico, tenendo anche conto delle forti polarizzazioni e della tendenza all’erosione delle norme esistenti messa in evidenza dalla denuncia o dal mancato rispetto dei trattati e dallo stallo in cui si trovano i negoziati.
Nel cyberspazio il Consiglio federale porta avanti il proprio impegno con l’obiettivo di assicurare la stabilità, mentre per quanto riguarda lo spazio extra-atmosferico punta a rafforzare la posizione della Svizzera, a mettere in discussione processi in fase di stallo e a fornire nuovi impulsi.