- Fornire servizi relativi al registro degli Svizzeri all’estero e ai documenti d’identità
- Controllare e trattare le richieste di visto
- Occuparsi di pratiche di stato civile e di domande di naturalizzazione o di revoca della cittadinanza svizzera
- Prestare assistenza nel campo della protezione consolare e dell’aiuto sociale
- Fornire consulenza e sostegno alle Svizzere e agli Svizzeri all’estero o di passaggio nel Paese straniero
- Gestire la contabilità
- Eseguire molteplici compiti amministrativi finalizzati al buon funzionamento della rappresentanza
Domande ricorrenti
- Ricco ventaglio di incontri professionali e personali
- Lavoro in un ambiente internazionale
- Sfide professionali sempre nuove
- Cambiamento dell’ambiente di lavoro a intervalli regolari in virtù dell’obbligo di trasferimento
- Necessità di ricostruire la propria rete di relazioni sociali a ogni trasferimento
- Conciliazione di vita professionale e vita privata
- Ambiente di lavoro talvolta difficile / vita in Paesi che presentano elevati rischi in materia di sicurezza
- il fatto di vivere in Paesi con difficili condizioni di sicurezza
- la carente assistenza sanitaria
- la separazione da famiglia e amici
- il cambiamento di scuola per i figli
- la vita in condizioni climatiche estreme
Lavorare nei Paesi di tutto il mondo comporta per le specialiste e gli specialisti consolari sfide entusiasmanti, che tuttavia possono rivelarsi un vero e proprio ostacolo per il contesto familiare delle persone trasferibili. Il lavoro quotidiano richiede un impegno personale che si protrae ben oltre i normali orari di ufficio, il che rende necessaria una gestione flessibile del tempo libero e della vita familiare da parte delle collaboratrici e dei collaboratori. A ciò si aggiunge l’obbligo di trasferimento, in base al quale ogni quattro anni le collaboratrici e i collaboratori, e le rispettive famiglie, devono lasciare l’ambiente a cui si sono appena adattati e trasferirsi in un altro Paese, spesso sconosciuto, ricominciando tutto da zero. Le collaboratrici e i collaboratori si trovano ad affrontare sfide come:
Naturalmente, malgrado le difficoltà, conciliare vita professionale e vita privata è possibile. È però indispensabile coinvolgere sin dall’inizio la/il partner nel proprio progetto professionale, discutere a fondo delle future sfide e prendere insieme una decisione riguardo al nuovo stile di vita.
- Carriera «Cooperazione internazionale»: circa 1/3 all’estero e 2/3 in Svizzera
- Carriera «Diplomazia»: circa 2/3 all’estero e 1/3 in Svizzera
- Carriera «Affari consolari, gestione e finanze (KBF)»: a parte qualche eccezione, le collaboratrici e i collaboratori che seguono una carriera KBF lavorano all’estero per tutto il periodo della loro permanenza al DFAE.
- Le specialiste e gli specialisti consolari: la maggior parte delle specialiste e degli specialisti consolari lavora all’estero durante tutta la propria carriera al DFAE. È anche possibile un impiego della durata di quattro anni in Svizzera.
Sottostanno all’obbligo di trasferimento le collaboratrici e i collaboratori del DFAE delle carriere «Diplomazia», «Cooperazione internazionale», e «Affari consolari, gestione e finanze (KBF)» come pure le specialiste e gli specialisti consolari. L’obbligo di trasferimento implica spostamenti regolari, ogni 3-4 anni, in Svizzera o all’estero. La suddivisione tra impieghi presso la Centrale e all’estero varia da una carriera all’altra e, naturalmente, da una persona all’altra.
Il reclutamento di collaboratrici e collaboratori consolari specializzati trasferibili si basa sulle necessità del Dipartimento in materia di personale. I link ai bandi di concorso per il personale consolare specializzato trasferibile sono pubblicati online sul portale d’impiego www.posto.admin.ch.
Per candidarsi alla posizione di specialista consolare è necessario aver completato una formazione commerciale di base (almeno il profilo E).
Per la posizione di specialista consolare sono particolarmente auspicate le candidature di persone con diversi anni di esperienza nell’amministrazione pubblica, soprattutto a livello comunale, municipale o cantonale. Per il successo di una candidatura sono inoltre determinanti la personalità delle candidate e dei candidati, il loro percorso e le esperienze acquisite.
Grazie agli accordi bilaterali, in molti Paesi ospiti le persone di accompagnamento hanno la possibilità di richiedere un permesso di lavoro e, nel caso in cui il mercato del lavoro locale lo consenta, di svolgere un’attività lavorativa.
Il DFAE è consapevole del fatto che per molte persone di accompagnamento è importante esercitare una professione. Per questo il Dipartimento offre un’ampia gamma di misure per promuovere le possibilità di impiego. Per maggiori informazioni rivolgersi al Family Office.
Dal 1° gennaio 2017 tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori del DFAE soggetti all’obbligo di trasferimento possono mantenere eventuali altre cittadinanze.
È stata abrogata la precedente disposizione secondo cui i membri del personale trasferibile del DFAE potevano essere assunti con un contratto a tempo indeterminato solo se possedevano esclusivamente la cittadinanza svizzera.