La Svizzera sostiene gli sforzi di riforma dell'Ucraina fin dagli anni Novanta. In particolare, si impegna a migliorare il tenore di vita della popolazione, a rendere più efficienti i servizi pubblici e a promuovere una crescita economica sostenibile.
Con l’aggressione militare della Russia il 24 febbraio 2022, all'impegno della Svizzera si è aggiunta una forte componente umanitaria. L’impegno umanitario è allineato alle priorità tematiche del programma di cooperazione a lungo termine. Nello specifico:
- rafforzamento delle istituzioni democratiche,
- miglioramento della situazione sanitaria (miglioramento dei servizi di base)
- sviluppo urbano sostenibile (ad esempio, efficienza energetica, mobilità sostenibile),
- rafforzamento della competitività delle piccole e medie imprese (imprese agricole, accesso ai servizi finanziari).
Questo impegno a lungo termine sarà portato avanti con i necessari adeguamenti.
- Nel settore della cooperazione allo sviluppo, ad esempio, è stato adattato un progetto per la riabilitazione dai traumi legati alla guerra.
- Dal 2015 la Svizzera è impegnata anche nella digitalizzazione e nel decentramento. Il programma E-Governance for Accountability and Participation (EGAP) offre importanti servizi amministrativi in formato digitale, aumentando così la trasparenza del governo anche durante il conflitto, promuovendo la partecipazione della popolazione ai processi decisionali e riducendo la corruzione.
- Sono stati inoltre adeguati i progetti di sviluppo urbano e di mobilità per tenere conto della popolazione sfollata e delle nuove condizioni socio-economiche (p. es. accesso senza barriere ai servizi e ai trasporti).
Ucraina (cooperazione internazionale)
Prima azione: analisi dei bisogni e forniture di soccorso
Oggi, circa la metà della popolazione in Ucraina dipende dagli aiuti umanitari. In una prima fase, l'attenzione si è concentrata sulla valutazione dei bisogni e sulla fornitura di aiuti. Subito dopo l'inizio dell'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina, la DSC ha valutato i bisogni in Ucraina, Polonia e Moldova e ha attivato dei centri volti a fornire un sostegno concreto alle persone colpite dalla guerra. Le consegne di materiale di soccorso sono state coordinate inizialmente proprio da questi centri.
Ad oggi, l'Aiuto umanitario della Confederazione ha trasportato dalla Svizzera all'Ucraina e ai Paesi limitrofi oltre 1.400 tonnellate di materiale di soccorso (ad esempio attrezzature mediche, generatori, abbigliamento invernale) e ha acquistato in Ucraina oltre 4.765 tonnellate di generi alimentari di prima necessità per sostenere la popolazione.
Aiuto invernale
Gli attacchi mirati alle infrastrutture civili dello scorso inverno hanno causato la distruzione di oltre il 40% della rete energetica. In molte località l’accesso all'acqua potabile non è ancora garantito e la fornitura di energia elettrica e le telecomunicazioni sono spesso interrotte. Considerati gli inverni rigidi in Ucraina, il Consiglio federale ha adottato alla fine del 2022 un piano d'azione per un totale di 100 milioni di franchi per gli aiuti invernali. In particolare, la Confederazione ha sostenuto progetti per la riparazione urgente delle infrastrutture civili distrutte (come ad esempio le riparazioni di emergenza nei settori dell'energia, delle strade e della sanità). Ha inoltre adottato diverse misure per il prossimo inverno.
Il 21 febbraio 2023 il Consiglio federale ha inoltre adottato il Piano d’azione 2023 per Ucraina e Moldova stanziando un importo totale di 140 milioni CHF. Il Piano comprende misure in materia di promozione della pace (p. es. sminamento), salute (p. es. riparazione di ospedali), sviluppo economico (p. es. piccoli prestiti alle PMI del settore agricolo), città sostenibili (p. es. ripristino di scuole) e sostegno multisettoriale (p. es. consegna di materiale richiesto).
Factsheet Aiuto invernale (en)
Sostegno degli esperti e delle esperte svizzeri sul posto
Dal febbraio 2022, la DSC ha inviato oltre 70 esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) in Ucraina e Moldova per rafforzare le rappresentanze svizzere sul posto e sostenere le organizzazioni umanitarie in loco (CICR, ONU, ONG).
Ad esempio, in seguito alla distruzione della diga di Kakhovka, due specialisti del CSA in ingegneria e WASH (acqua, servizi igienici e sanitari) hanno contribuito a fornire soluzioni a breve e medio termine per rimediare alle conseguenze della distruzione della diga. Inoltre, il governo svizzero ha fornito tubi e pompe acquistati localmente e urgentemente necessari agli operatori della rete idrica a monte della diga. Ciò significa che i sistemi di approvvigionamento idrico possono funzionare anche quando il livello dell'acqua è basso. 31 cisterne d'acqua, acquistate Ucraina, e impianti di trattamento delle acque provenienti dalla Svizzera forniscono acqua potabile ad altre 60.000 persone.
Newsfeed Ucraina
Ucraina (cooperazione internazionale)
Aiuto finanziario e sostegno multilaterale
Per quanto riguarda l’aiuto finanziario, la Confederazione si avvale di strumenti di organizzazioni internazionali, come la Banca Mondiale o la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), che hanno creato fondi per raccogliere i contributi stanziati da vari Paesi a favore dell’Ucraina.
Poiché a causa della guerra le entrate fiscali dell’Ucraina sono crollate, il fondo Public Expenditures for Administrative Capacity Endurance (PEACE) della Banca Mondiale sostiene il bilancio statale ucraino in modo da garantire, per esempio, il versamento degli stipendi alle collaboratrici e ai collaboratori del settore pubblico, come insegnanti o agenti di polizia. Nel 2022 la Confederazione ha finanziato il fondo con 10 milioni CHF e nel 2023 ha messo a disposizione altri 20 milioni CHF.
Attraverso l’Ukraine Relief, Recovery, Reconstruction and Reform Trust Fund (URTF) la Confederazione contribuisce con 54 milioni CHF alle riparazioni urgenti delle infrastrutture energetiche distrutte. Sostiene inoltre con 10 milioni CHF l’Ukraine Energy Support Fund dell’Energy Community, allo scopo di fornire, per esempio, le attrezzature necessarie a riparare le infrastrutture energetiche ucraine (quando possibile con partner svizzeri).
La Confederazione supporta poi con un contributo di 3 milioni CHF un’iniziativa della Banca Mondiale per valutare i danni causati dalla guerra e definire gli interventi prioritari. Affinché la ricostruzione dell’Ucraina sia basata sulle riforme, appoggia infine un’iniziativa della BERS che persegue questo obiettivo.
Attraverso la BERS la Confederazione si impegna soprattutto per sostenere l’economia privata ucraina. Lo Small Business Impact Fund punta a migliorare le condizioni quadro per le PMI fornendo consulenza, rafforzando le catene di approvvigionamento, facilitando l’accesso ai finanziamenti o creando parchi industriali. Tramite la Società finanziaria internazionale (SFI) la Confederazione sostiene con 10 milioni CHF uno strumento di finanziamento misto mediante il quale vengono concessi crediti a contadini e aziende agricole. Grazie al Fondo d’investimento svizzero per i mercati emergenti (Swiss Investment Fund for Emerging Markets, SIFEM), la Svizzera partecipa finanziariamente all’Horizon Capital Growth Fund che promuove startup nei settori dell’informatica e delle esportazioni e attraverso cui le imprese agricole continuano ad avere accesso al credito.
Panoramica finanziaria
Dal febbraio 2022, la Confederazione ha stanziato oltre 350 milioni di franchi per la cooperazione internazionale in Ucraina e nei Paesi limitrofi. Il Parlamento ha approvato tre crediti supplementari, in particolare per alleviare l'emergenza umanitaria, per gli aiuti invernali nel 2022 e per altre misure come il sostegno ai sistemi sanitari, la promozione della decentralizzazione e il rafforzamento del settore agricolo.
Im Rahmen der nächsten Strategieperiode zur internationalen Zusammenarbeit (IZA) 2025–2028 hat der Bundesrat Mittel in der Höhe von rund 1,5 Milliarden Franken zugunsten der Ukraine reserviert. Der Betrag setzt sich zusammen aus 5-10% des gesamten IZA-Budgets, die für Unterstützungsaktionen (humanitäre Hilfe und Entwicklungszusammenarbeit) zugunsten der Ukraine und der Region eingesetzt werden, plus das Ausgabenwachstum in dieser Strategieperiode, das vorsorglich für den Wiederaufbau in der Ukraine reserviert wird.
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