Cooperazione internazionale

La cooperazione internazionale, che è parte integrante della politica estera e di sicurezza della Svizzera, lotta contro la povertà e favorisce lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo. La Strategia di cooperazione internazionale 2025–2028 fissa le priorità della Svizzera in materia di cooperazione allo sviluppo, cooperazione economica, aiuto umanitario e promozione della pace e dei diritti umani.

La Strategia di cooperazione internazionale della Svizzera 2025–2028 persegue i seguenti obiettivi: salvare vite umane e garantire l’accesso ai servizi di base; contribuire a una crescita economica sostenibile; proteggere l’ambiente e contrastare i cambiamenti climatici; promuovere la pace e rafforzare i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto. In tal modo porta avanti le priorità della precedente strategia (2021–2024) e assicura la coerenza del contributo svizzero a uno sviluppo globale sostenibile.

La strategia viene attuata dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e dalla Divisione Pace e diritti umani (DPDU) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), ma anche dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR).

Le attività della cooperazione internazionale si fondano su un mandato costituzionale e legale.

I quattro obiettivi di sviluppo della Strategia di cooperazione internazionale 2025–2028

Grafico con i quattro obiettivi di sviluppo: sviluppo umano, sviluppo economico sostenibile, clima e ambiente, pace e buongoverno.
I quattro obiettivi di sviluppo della Strategia di cooperazione internazionale della Svizzera 2025-2028. © DFAE

Sviluppo umano

Salvare vite, alleviare la sofferenza umana e favorire l’accesso a servizi di base di qualità per le popolazioni più povere: secondo alcune stime delle Nazioni Unite, nel 2023 in tutto il mondo ben 339 milioni di persone dipendenvano dall’assistenza umanitaria e circa 117 milioni erano sfollate o apolidi – due tragici record negativi. La cooperazione internazionale ha quindi implementato misure di prevenzione delle catastrofi per raggiungere le persone in situazioni di emergenza e consentire a migranti e sfollati in fuga dalla violenza di assicurarsi mezzi di sostentamento.

Sviluppo economico sostenibile

Creare posti di lavoro dignitosi tramite condizioni quadro appropriate, un tessuto economico locale dinamico e la collaborazione con il settore privato: le crisi economiche, l’aumento del costo della vita e un’inflazione elevata hanno un impatto sproporzionato sui Paesi a basso reddito. Le persone con un reddito esiguo e i gruppi sociali svantaggiati sono maggiormente a rischio di impoverirsi ulteriormente o di ricadere nella povertà. La cooperazione internazionale sostiene quindi la creazione di posti di lavoro dignitosi, rafforza le condizioni quadro economiche e promuove il settore privato locale.

Clima e ambiente

Garantire uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, resiliente ai cambiamenti climatici e alle catastrofi naturali, a favore delle persone più svantaggiate: oltre un terzo della popolazione mondiale vive in un contesto fortemente compromesso dai cambiamenti climatici, che aggravano ulteriormente le vulnerabilità esistenti. Eventi meteorologici estremi, perdita di raccolti e penuria di acqua sono fenomeni sempre più frequenti che mettono a repentaglio la sicurezza alimentare di milioni di persone. Entro il 2025 metà della popolazione mondiale vivrà in zone con scarse risorse idriche. La cooperazione internazionale sostiene quindi l’elaborazione di misure durature e resilienti per contrastare le conseguenze negative dei cambiamenti climatici.

Pace e buongoverno

Risolvere i conflitti e promuovere la pace: all’inizio del 2023 circa un quarto della popolazione mondiale viveva in zone interessate da conflitti. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ci ha fatto capire che anche in Europa la pace non può essere data per scontata. In vari contesti sono cresciute le tendenze autoritarie accompagnate da un’erosione dello Stato di diritto e la parità dei sessi resta un miraggio a livello planetario. La cooperazione internazionale si adopera per costruire e garantire la pace, sostiene i Paesi nello sviluppo dei loro sistemi di governo e si impegna per far rispettare i principi dello Stato di diritto. 

Il quadro finanziario della cooperazione internazionale 2025–2028

Per la Strategia di cooperazione internazionale 2025–2028 il Parlamento ha stanziato cinque crediti d’impegno per un importo complessivo massimo di 11,12 miliardi di franchi, di cui 1,5 miliardi per l’Ucraina e 1,6 miliardi per la lotta ai cambiamenti climatici.

Il budget effettivo viene approvato ogni anno dal Parlamento, che per il 2025 ha messo a disposizione 2,4 miliardi di franchi.

Paesi prioritari della cooperazione internazionale 2025–2028

Sebbene la guerra in Ucraina e le sue conseguenze occupino un posto importante in questa strategia, in virtù della sua tradizione umanitaria e dei suoi interessi la Svizzera deve mantenere le sue attività nel resto del mondo. Le quattro regioni prioritarie della Strategia di cooperazione internazionale 2021–2024, ossia Africa subsahariana, Nord Africa e Medio Oriente, Asia ed Europa dell’Est, sono tuttora mantenute. La cooperazione internazionale della Svizzera concentrerà le proprie attività nei 40 Paesi prioritari e in 7 Paesi colpiti da crisi prolungate

La mappa mostra i Paesi prioritari definiti nella Strategia di cooperazione internazionale della Svizzera 2025-2028.
I Paesi prioritari della cooperazione internazionale della Svizzera 2025–2028. © DFAE

Ultima modifica 13.11.2025

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