Tunisia: sostegno alla trasformazione democratica

Da quando i rivolgimenti politici del 2011 hanno avviato in Nord Africa un lungo e incerto processo di transizione, la Svizzera accompagna la democratizzazione in Tunisia con vari progetti. Nel quadro dell’iniziativa Democrazia senza frontiere, l’ambasciatore di progetto ed ex consigliere nazionale Andreas Gross si è recato in Tunisia alla fine di maggio 2016.

Una donna prende in Tunisia nelle elezioni
La Svizzera sostiene la transizione democratica in Tunisia.

In Tunisia la Svizzera partecipa a vari progetti finalizzati a sostenere il processo di democratizzazione e la tutela dei diritti dell’uomo. Promuove anche lo svolgimento di elezioni, come per esempio quelle parlamentari e presidenziali tenutesi nel 2014, che sono state giudicate complessivamente libere ed eque. I progetti svizzeri mirano non solo a consolidare lo Stato di diritto e la società civile e ad attuare la riforma del settore della sicurezza, ma anche a incoraggiare i media statali a dare le notizie in modo affidabile e indipendente. Infine la Svizzera sostiene la creazione di un meccanismo nazionale di prevenzione della tortura e aiuta con misure concrete le vittime di torture.

 

Cerimonia di inaugurazione dell’esposizione Making Peace

Alla fine di maggio 2016 l’ambasciatore di progetto ed ex consigliere nazionale Andreas Gross si è recato in Tunisia nel quadro dell’iniziativa Democrazia senza frontiere e ha partecipato a Tunisi alla cerimonia d’inaugurazione di una campagna di sensibilizzazione sotto forma di esposizione fotografica itinerante organizzata dalla locale Ambasciata di Svizzera. Nel suo discorso inaugurale, l’ambasciatrice di Svizzera in Tunisia Rita Adam ha spiegato che, con l’organizzazione della mostra Making Peace, la Svizzera vuole riconoscere il cambiamento democratico e pacifico in atto in Tunisia e, quindi, anche la capacità delle Tunisine e dei Tunisini di risolvere i conflitti attraverso il dialogo. Ha inoltre aggiunto che quattro organizzazioni della società civile (Quartetto tunisino), che si sono impegnate a favore del dialogo, sono state giustamente insignite del premio Nobel per la pace 2015. Tre dei quattro membri del Quartetto tunisino hanno preso parte alla cerimonia di apertura dell’esposizione Making Peace. 

Ritratti di vincitori e vincitrici del premio Nobel

La mostra «Making Peace» espone, tra l’altro, ritratti di vari vincitori di premi Nobel e intende far comprendere a un vasto pubblico quali sono gli elementi essenziali per instaurare una pace duratura. Making Peace è già stata presentata in varie città, ma è la prima volta che giunge in un Paese arabo, dove rimarrà per tre mesi. 

L’impegno dell’ambasciatore di progetto Andreas Gross

A Tunisi l’ex consigliere nazionale ha avuto uno scambio di vedute con varie personalità, anche del mondo della politica e del giornalismo. Negli ultimi anni si è recato spesso in Tunisia, tra l’altro come capo delle missioni di monitoraggio elettorale del Consiglio d’Europa, nel 2011 e nel 2014. Con la sua visita a Tunisi Andreas Gross ha contribuito a sostenere il processo di democratizzazione in Tunisia.

Ultima modifica 12.01.2023

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