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Comunicati stampa
Comunicati stampa
Il 18 maggio 2011, in base alla legge sugli embarghi (LEmb), la Svizzera ha aderito alle sanzioni adottate dall’Unione europea (UE) nei confronti della Siria a seguito della violenta repressione della popolazione civile da parte delle forze armate e di sicurezza siriane. Tali sanzioni comprendono anche il blocco degli averi. In Svizzera sono attualmente bloccati valori patrimoniali per un totale di circa 99 milioni di franchi, di cui circa due terzi attribuibili a membri del ex Governo di Assad e al relativo entourage.
Disponendo un ulteriore blocco, il Consiglio federale intende garantire che questi averi, potenzialmente di provenienza illecita, rimangano congelati indipendentemente dagli sviluppi sul fronte delle sanzioni. Mira inoltre a permettere il congelamento di eventuali averi di provenienza illecita appartenenti ad altre cinque persone legate all’ex Governo siriano. Le misure si basano su un’ordinanza ai sensi della legge sui valori patrimoniali di provenienza illecita (LVP; RS 196.1).
Il Consiglio federale sta quindi adottando tutte le misure necessarie per impedire che gli averi di Assad escano dalla Svizzera prima che siano sottoposti a un controllo giudiziario per verificarne la legalità. Se da futuri procedimenti penali e procedure di assistenza giudiziaria dovesse risultare che tali averi sono di provenienza illecita, la Svizzera si adopererà per restituirli alla popolazione siriana.
Le misure, che riguardano tutti i valori patrimoniali delle persone indicate nell’allegato dell’ordinanza di blocco, sono rivolte a individui che hanno ricoperto una funzione pubblica sotto i regimi autocratici di Bashar al-Assad e di suo padre Hafiz al-Assad o che erano legati a tali governi per motivi familiari, personali o d’affari. L’ordinanza di blocco entra in vigore oggi con effetto immediato e avrà una validità di quattro anni, salvo nuovo avviso.
Informazioni supplementari:
Ordinanza di blocco di valori patrimoniali in relazione alla Siria
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