Economia e cooperazione: il viaggio di Ignazio Cassis nell’Asia centrale
Durante il suo viaggio ufficiale nell’Asia centrale, che si terrà dal 1° al 4 luglio 2024, il consigliere federale Ignazio Cassis farà tappa in Tagikistan e in Kirghizistan. L’occasione di questa visita è una riunione dei membri del gruppo di voto della Svizzera in seno alle istituzioni di Bretton Woods, a cui il capo del Dipartimento federale degli affari esteri parteciperà insieme alla consigliera federale Karin Keller-Sutter. Riflettori puntati, quindi, sulle relazioni tra la Svizzera e questi due Paesi dell’Asia centrale.
Il viaggio del consigliere federale Ignazio Cassis in Asia centrale prevede una serie di incontri bilaterali.
Alla fine del 2023, in Tagikistan risiedevano 22 persone con cittadinanza svizzera e in Kirghizistan 52. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare alla luce di questo dato, la Svizzera intrattiene strette relazioni bilaterali con questi due Paesi e con l’Asia centrale in generale. Il viaggio stesso di Ignazio Cassis – che nel luglio del 2023 si era già recato in Kazakistan e in Uzbekistan – ne è una prima dimostrazione.
Le buone relazioni tra la Svizzera e l’Asia centrale sono evidenti anche in due ambiti principali. Il primo ambito è quello delle questioni economiche globali. Il Tagikistan e il Kirghizistan sono infatti entrambi membri del gruppo di voto della Svizzera in seno alle istituzioni di Bretton Woods, ossia il Fondo monetario internazionale (FMI) e la Banca Mondiale (BM) (v. riquadro sotto). Ed è peraltro una riunione di questo gruppo, che si terrà il 2 luglio 2024 in Tagikistan, a fare da cornice al viaggio del capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) nella regione. Durante l’incontro, a cui parteciperà anche la consigliera federale Karin Keller-Sutter, si discuterà delle attuali sfide dell’economia mondiale come pure della digitalizzazione e della crescita sostenibile. Oltre al Tagikistan e al Kirghizistan, il gruppo di voto della Svizzera comprende anche l’Azerbaigian, il Kazakistan, la Polonia, la Serbia, il Turkmenistan e l’Uzbekistan.
Diplomazia dell’acqua
Il secondo ambito di primo piano nelle relazioni tra la Svizzera e l’Asia centrale è quello dell’acqua. Nel quadro della sua iniziativa «Blue Peace Central Asia» lanciata nel 2014, la Svizzera è attiva nella gestione transfrontaliera del cosiddetto oro blu. Il progetto combina diplomazia dell’acqua e cooperazione allo sviluppo. Di fronte alla crescente concorrenza per il controllo delle risorse idriche, l’iniziativa permette di riunire a uno stesso tavolo i Paesi che condividono e utilizzano le medesime fonti d’acqua, così da aiutarli a sfruttare insieme queste risorse in modo pacifico e sostenibile.
Il Tagikistan e il Kirghizistan, ma anche il Turkmenistan, l’Uzbekistan e il Kazakistan, dispongono di una serie di bacini idrici e infrastrutture comuni, queste ultime frutto del retaggio storico. Grazie all’iniziativa «Blue Peace», una piattaforma di dialogo di alto livello, creata a seguito di due incontri ministeriali e parlamentari promossi dalla Svizzera, consente di scambiare informazioni su priorità comuni come la condivisione di dati idrometrici, la prevenzione delle catastrofi naturali, l’investimento in infrastrutture comuni e i metodi di analisi dell’acqua.
Tagikistan
La Svizzera intrattiene relazioni diplomatiche con il Tagikistan dal 1992 e nel 1998 ha aperto un ufficio di cooperazione nella capitale Dušanbe. La visita del consigliere federale Ignazio Cassis in Tagikistan prevede in particolare un incontro con il presidente Emomali Rahmon e il ministro degli affari esteri Sirojiddin Muhriddin.
Nel Paese la Svizzera svolge anche un ruolo attivo nel promuovere riforme legate alla digitalizzazione grazie ai suoi programmi di cooperazione. Nell’ambito del progetto di riforma dello stato civile, la Svizzera sostiene per esempio il Ministero di giustizia tagico nella digitalizzazione di questo servizio con un programma comprendente elementi quali la semplificazione amministrativa, lo sviluppo delle capacità del personale e l’introduzione di un sistema elettronico affidabile per registrare e archiviare le informazioni relative allo stato civile. Il progetto, pari a 15 milioni di franchi, punta a migliorare l’accesso della popolazione ai documenti fondamentali, soprattutto in fatto di rapidità e qualità, e dimostra il ruolo importante svolto dalla Svizzera nel processo di digitalizzazione in atto nel Paese.
Kirghizistan, 30 anni di cooperazione
Il 2024 segna i 30 anni di cooperazione tra la Svizzera e il Kirghizistan. Dal 1994 la Svizzera si impegna per una crescita economica sostenibile e resiliente, per la transizione energetica e per l’accesso a servizi comunali di qualità (con fondi superiori a 500 milioni di franchi). Inoltre, nel 2012 ha ufficialmente inaugurato un’ambasciata a Biškek.
Durante la sua visita nel Paese, Ignazio Cassis potrà anche svolgere colloqui bilaterali con il suo omologo Zheenbek Kulubaev e con il presidente Sadyr Japarov. Il capo del DFAE incontrerà anche le Svizzere e gli Svizzeri residenti in Kirghizistan come pure le collaboratrici e i collaboratori dell’ambasciata in occasione di un evento organizzato per celebrare la festa nazionale svizzera.
Le istituzioni di Bretton Woods in breve
Le istituzioni di Bretton Woods sono il Fondo monetario internazionale (FMI) e la Banca Mondiale (BM). Sono state create in seguito a un accordo firmato al termine dell’omonima conferenza tenutasi a Bretton Woods, negli Stati Uniti, nel 1944.
Oggi perseguono due obiettivi principali:
- l’FMI si adopera per promuovere la cooperazione monetaria internazionale, favorire l’espansione del commercio e la crescita economica e garantire l’attuazione di politiche economiche che incoraggino la prosperità;
- la BM, composta da cinque istituzioni, si impegna a ridurre la povertà e ad accrescere la prosperità condivisa «su un pianeta vivibile».
Quest’anno, in cui ricorre l’80° anniversario delle istituzioni di Bretton Woods, l’FMI e la BM contano rispettivamente 190 e 189 Paesi membri.
La Svizzera è membro delle istituzioni di Bretton Woods dal 1992. È alla guida di un gruppo di voto e fa parte dei consigli di amministrazione dell’FMI e della BM.