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Nell'ambito del dialogo politico annuale con Israele, il 9 settembre si sono svolti colloqui sugli attuali sforzi per raggiungere una soluzione pacifica e sui contributi forniti dalla Svizzera a sostegno del processo di pace. Il segretario di Stato Yves Rossier e il direttore generale del ministero degli affari esteri israeliano Rafael Barak hanno inoltre discusso in merito al possibile approfondimento delle relazioni bilaterali tra la Svizzera e Israele e alla situazione attuale nella regione.
Dopo il colloquio con Rafael Barak, Yves Rossier ha visitato il memoriale dell'Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme e ha incontrato alcuni rappresentanti della colonia svizzera.
Anche il dialogo politico con dei rappresentanti dell'Autorità nazionale palestinese, che si è tenuto ieri per la prima volta, è stato in gran parte dedicato al processo di pace in Vicino Oriente, sull'attuale situazione nella regione e su vari aspetti delle relazioni bilaterali. Al termine del dialogo politico, il segretario di Stato Yves Rossier è stato ricevuto dal ministro degli affari esteri Riad Malki per una visita di cortesia. Nel tardo pomeriggio ha inoltre incontrato i collaboratori della Presenza internazionale temporanea a Hebron (TIPH) e oggi si reca infine a Gaza per incontrare alcuni rappresentanti delle Nazioni Unite nonché partner dell'Aiuto umanitario svizzero, della cooperazione allo sviluppo e della promozione della pace.
Il viaggio del segretario di Stato Rossier fa seguito alla visita effettuata dal consigliere federale Didier Burkhalter in Vicino Oriente lo scorso mese di maggio ed è parte dell'impegno della Svizzera a favore della stabilità nei Paesi che rappresentano il «vicinato allargato» dell’Europa. Il processo di pace in Vicino Oriente sta attraversando una fase importante. La Svizzera si adopera per il raggiungimento della soluzione dei due Stati, in cui ravvisa tuttora l’approccio più adatto per la soluzione del conflitto e per l’avvenire di Israele e di un futuro Stato palestinese. Nell’ambito del proprio impegno per la pace, la stabilità e il rispetto del diritto internazionale umanitario, la Svizzera esorta regolarmente tutte le parti in causa a rispettare gli obblighi giuridici assunti e a impegnarsi per il miglioramento della situazione umanitaria.
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